Frosinone, botte al padre per la droga: arrestato

Frosinone, botte al padre per la droga: arrestato
di Marina Mingarelli
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Giovedì 18 Maggio 2023, 09:28 - Ultimo aggiornamento: 10:22

 

Botte al padre che non vuole dargli i soldi per la droga, arrestato un 38enne. Stando alla ricostruzione degli inquirenti, d tempo l'uomo, un pensionato di 65 anni residente in un paesino dell'hinterland del capoluogo ciociaro, era costretto a barricarsi in casa a causa delle aggressioni fisiche che doveva subire dal figlio con problemi di tossicodipendenza. Ogni volta che l'anziano si rifiutava di dargli i soldi per acquistare una dose di sostanza stupefacente erano botte a non finire. Per non parlare delle suppellettili che distruggeva dentro casa quando non riusciva a strappargli la pensione. L'unica cosa che lo sollevava un poco è sapere che la moglie che era morta qualche anno prima a causa di una grave malattia non aveva visto il lento declino del figlio. Se non altro, aveva pensato, non aveva provato il dolore che provava lui nel vedere quel ragazzo che a causa della sua tossicodipendenza si era trasformato nella brutta copia di se stesso.

I TENTATIVI

L'uomo aveva cercato in tutti i modi di assecondarlo per non farlo adirare al punto di essere picchiato. Ma il figlio voleva soltanto il denaro e quando lui era impossibilitato a dargliene ancora perché non ne aveva più, sapeva già come sarebbe andata a finire. Ormai non contava nemmeno più gli accessi al pronto soccorso a causa delle lesioni riportate. Il pensionato provava a difendersi come poteva, ma ad avere la meglio era sempre il ragazzo. L'ultima volta però, quando lo ha colpito con una spranga di ferro alla testa ed anche sulle spalle, l'uomo ha veramente temuto per la sua vita. Così seppure con il cuore a pezzi è stato costretto ad allertare le forze dell'ordine ed a denunciare quell'unico figlio che aveva e per il quale per tirarlo su aveva sempre fatto tanti sacrifici.

IL PROVVEDIMENTO

A seguito di quel comportamento violento è stato disposto oltre il divieto di avvicinamento al genitore anche il divieto di dimora. Ma nei giorni scorsi l'uomo incurante di quella disposizione si è recato un'altra volta a casa del genitore urlando e sbraitando che se non lo faceva rientrare avrebbe dato fuoco a tutto.
L'anziano impaurito da quelle parole dopo essersi barricato all'interno della sua abitazione ha chiesto aiuto ai carabinieri che intervenuti sul posto hanno sorpreso l'uomo mentre stava cercando di sfondare il portone di casa. Inutile dire che questa volta per il 38enne si sono spalancate le porte del carcere. Adesso l'avvocato difensore Roberto Capobianco ha presentato una istanza per inserire il suo assistito all'interno di un percorso terapeutico.
Il legale punta a dimostrare che quel comportamento violento è scaturito dai suoi problemi di tossicodipendenza e dunque più del carcere il 38enne avrebbe bisogno di essere curato dalla sua dipendenza dalla cocaina.

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