Donna intrappolata nell'auto sommersa dall'acqua, i carabinieri-eroi: «Così l'abbiamo salvata»

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Mercoledì 10 Giugno 2020, 08:25 - Ultimo aggiornamento: 12 Giugno, 09:44

di Vincenzo Caramadre 
Un’auto quasi completamente sommersa dall’acqua su una strada diventata un fiume in piena, una donna all’interno, ormai stremata dalla paura, che non riesce nemmeno a parlare e due carabinieri che la mettono in salvo.

Una frame del pomeriggio di grande paura, ma anche e sopratutto di grande coraggio, quello vissuto lunedì scorso ad Ausonia, uno dei centri flagellati dal violento nubifragio.
 



A mettere in salvo l’automobilista - una donna di 56 anni dell’alto casertano - sono stati il capitano Tamara Nicolai (comandante della compagnia carabinieri di Pontecorvo) e il luogotenente Mario Testa, (del nucleo comando della stessa compagnia), con l’aiuto di un volontario della protezione civile.

«Eravamo nella zona della Valle dei Santi per un’ispezione, la centrale ci ha comunicato che nella strada Ausente, che porta nel Sud Pontino, c’era una donna in pericolo su un’auto. Quando siamo arrivati abbiamo trovato un volontario della Protezione civile di 25 anni di Santi Cosma e Damiano, il quale ci ha subito indicato l’auto, una Fiat Panda vecchio modello, in panne con la donna all’interno. L’acqua aveva coperto buona parte dell’auto, lei all’interno, stordita dalla paura, non rispondeva, era immobile. Con l’aiuto di un trattore e utilizzando una corda siamo arrivati vicino all’auto e messo in salvo la donna», ha raccontato il capitano Nicolai.



Capitano cosa avete pensato, in quel momento, quando in un attimo c’è stata la decisione d’intervenire?
«Alla disperata richiesta di soccorso non abbiamo pensato nulla, ci siamo guardati in faccia e ci siamo attivati scavalcando un cancello siamo arrivati nei pressi dell’auto. L’acqua era alta oltre un metro e sessanta, non c’era tempo da perdere».

Maresciallo Testa, come siete intervenuti?
«La strada era totalmente coperta dall’acqua, sul fondo c’era fango. Arrivare con l’auto di servizio una Renegate 4x4 era impossibile, siamo arrivati passando dal lato della strada e scavalcando un cancello. Ho chiesto a uno due presenti di trovare una corda, c’è stato portato un cavo. L’ho legato a un palo e, il capitano, ha raggiunto la donna. Siamo rimasti in acqua, con il rischio di essere portati via dalla corrente, per oltre mezz’ora poi l’arrivo del volontario con trattore più grosso».

Quella vissuta nei centri della Valle dei Santi è stato un pomeriggio di grande paura. Capitano Nicolai rimarrà sicuramente nei vostri ricordi.
«Sicuramente. Trovare una donna attaccata al finestrino dell’auto e l’abitacolo colmo d’acqua non è un’esperienza comune. Occorre sottolineare l’aiuto del giovane volontario della Protezione Civile di Santi Cosma e Damiano, il quale ha chiamato l’uomo con il trattore che ci ha permesso di mettere in salvo la donna».

Maresciallo Testa, cosa vi ha detto la donna, quando è stata messa in salvo.
«L’abbiamo portata in un mezzo della protezione civile, il capitano l’ha tranquillizzata e le ha fatto fare una chiamare a casa. Lei ci ha ringraziato molto, si è detta dispiaciuta per averci esposto al pericolo. Noi abbiamo fatto il nostro dovere: aiutare i cittadini in pericolo».

Capitano Nicolai, a quanto pare non c’è stato solo questo episodio...
«Alle 15 di lunedì scorso, una volta capita la grave situazione di pericolo, ho dato disposizione a tutti gli uomini presenti nella compagnia di uscire. È rimasta una sola persona per rispondere al telefono. Tutte le auto disponibili oltre 15 erano nella zona della Valle dei Santi. In questa zona, purtroppo, è ancora vivo il ricordo della tragedia che si è consumata nel sotto passo della tratta ferrata a Roccasecca, ho dato disposizione di perlustrare i sottopassaggi e le strade. Altri soccorsi a persona sono stati eseguiti nella zona alta di Ausonia e a Castelnuovo Parano».

 

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