Frosinone, la fornitura dei banchi per le scuole procede a rilento: i dirigenti pronti per i piani alternativi

Frosinone, la fornitura dei banchi per le scuole procede a rilento: i dirigenti pronti per i piani alternativi
di Gianpaolo Russo
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Mercoledì 16 Settembre 2020, 07:00

Banchi, ancora non ci siamo. C’è il rischio che nemmeno la settimana prossima le scuole abbiano ricevuto le attrezzature richieste. I dirigenti si stanno adoperando per un piano alternativo perché posticipare ancora l’apertura non sarebbe tollerabile. Ma vediamo nel dettaglio le situazione dei circoli scolastici di Frosinone

PRIMO E SECONDO CIRCOLO
Nel primo istituto comprensivo (Aldo Moro, Lago di Como, De Matthaeis, Biancaneve) sono stati richiesti 500 banchi. Nessuno è arrivato, mentre per quanto riguarda le strutture non si segnalano particolari problematiche. Al secondo comprensivo (Pietrobono, Giovanni XIII, Rinascita, Verdi, Spinelli) la richiesta di banchi è di 790. A ieri ne sono arrivati appena 145. Oggi la dirigente Mara Bufalini aprirà le scuole della Pietrobono, della Giovanni XXIII e della Rinascita solo alle prime classi per l’avvio della fase di orientamento. «Solo per un numero limitato di studenti apriremo i cancelli per far conoscere loro i luoghi che frequenteranno a partire dalle prossime settimane – spiega la dirigente –. Per l’assenza di banchi abbiamo previsto un piano alternativo e grazie alla donazione di alcune aziende private garantiremo, in attesa dell’arrivo dei banchi promessi, sedie dotate della tavoletta di appoggio». In compenso sono arrivate 8mila mascherine.

TERZO CIRCOLO
Nell’istituto comprensivo III (Colle Cannuccio, Calvosa, De Luca, Dante Alighieri, Ricciotti) sono stati richiesti di 350 banchi, ma fino a ieri non ne è stato fornito nemmeno uno.

La fornitura dovrebbe essere annunciata una settimana prima, ma finora non si è fatto sentire nessuno. Facile presumere che difficilmente arriveranno per la data di riapertura, ossia il 24 settembre. Così la dirigente Monica Fontana insieme ai suoi collaboratori ha escogitato un piano B: «Possiamo tranquillizzare i ragazzi e le famiglie che all’apertura delle scuole nessuno resterà senza un appoggio o seduto solo sulle sedie. Abbiamo aggiustato banchi dismessi, alcuni banchi a doppia seduta sono stati tagliati e adeguati, utilizzeremo i banchi grandi dei laboratori per garantire il distanziamento e solo in un minima parte i banchi doppi verranno utilizzati con la doppia seduta distanziata ma con l’obbligo degli studenti di indossare la mascherina. Per gli oltre 1000 studenti siamo a 3000 mascherine consegnate che ci consentiranno di andare avanti nei primi giorni ma poi attendiamo la dotazione completa».

QUARTO CIRCOLO
Più critica la situazione al quarto istituto comprensivo (Campo Coni, Maiuri, Cavoni, Polledrara). Dei 1000 banchi richiesti ne sono arrivati 220 alla media dei Cavoni, mentre 400 sono attesi alla media Maiuri nei prossimi giorni. Nessun banco finora alla media campo Zauli (ex Umberto I). A destare preoccupazione sono anche i lavori del Comune. In alcuni casi ne sono stati avviati altri come all’elementare Polledrara ai Cavoni e alla Maiuri ancora devono iniziare.

«Sono preoccupato per la mancanza di banchi, mentre sui lavori mi hanno assicurato che termineranno la prossima settimana – spiega il dirigente Giovanni Guglielmi - Nelle prossime ore mi confronterò con il Consiglio dei docenti per capire come e dove possiamo intervenire per ridurre eventuali disagi se non dovessero arrivare tutti i banchi richiesti».

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