Cassino, bacio rubato a una studentessa: ex dipendente dell'università a processo per violenza sessuale

Cassino, bacio rubato a una studentessa: ex dipendente dell'università a processo per violenza sessuale
di Vincenzo Caramadre
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 25 Maggio 2022, 08:43 - Ultimo aggiornamento: 09:41

E' accusato di rubato un bacio, sulla bocca, ad una studentessa nei corridoi dell'Ateneo, per questo un ex dipendente dell'Università di Cassino e del Lazio Meridionale è stato rinviato a giudizio per violenza sessuale. Si tratta di V. S., 70enne di Cassino.

I fatti per i quali ieri c'è stata l'udienza preliminare risalgono alla primavera del 2017. Secondo la ricostruzione della squadra mobile di Frosinone l'impiegato del Cudari (Centro Universitario Diversamente Abili Ricerca Innovazione), in pensione da diversi anni, avrebbe avvicinato un'addetta del servizio civile in un corridoio e le avrebbe dato un bacio sulla bocca. Sarebbe stato un gesto repentino e inaspettato, tanto da lasciare di stucco la ragazza. Un gesto che, però, la giovane decise di non sottovalutare.

A dare il via alle indagini, infatti, fu la denuncia presentata dalla donna agli uomini della squadra mobile che nel 2017, per oltre un anno, eseguirono accertamenti specifici con intercettazioni telefoniche, ma anche escussioni testimoniali. All'uomo oltre al reato di violenza sessuale vengono contestati anche atteggiamenti vessatori nei confronti di altre due ragazze, amiche della vittima, consistiti, secondo l'ipotesi della procura, nel negare ad esempio la pausa pranzo o assumere atteggiamenti aggressivi e denigratori.

Ad assistere il pensionato che dovrà difendersi dalle gravi accusa è l'avvocato Gabriele Picano. «Nel processo - ha detto il difensore - riusciremo a dimostrare l'infondatezza delle gravi accuse che vengono mosse al mio assistito. Non c'è alcuna prova che dimostra che sia stato dato il bacio alla studentessa».

Nelle indagini concluse nel 2019 erano stati indagati anche quattro dirigenti dell'università per omessa denuncia.

In un primo momento in alcune intercettazioni, tra i dirigenti e i professori dell'epoca, era emersa la circostanza che all'interno della struttura la questione fosse divenuta ormai nota, ma poi all'atto dell'esercizio dell'azione penale la loro posizione è stata stralciata e archiviata. Non è stata ravvisata nei loro confronti alcuna responsabilità omissiva.

E' rimasta in piedi la sola posizione del pensionato, per il quale il processo dinanzi al collegio penale del tribunale di Cassino inizierà il prossimo 15 novembre.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA