Assunzioni facili, l'opposizione: «Due anni fa ci provò anche il Comune Alatri»

Il palazzo comunale di Alatri
di Aldo Simoni
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Lunedì 12 Aprile 2021, 08:42 - Ultimo aggiornamento: 08:45

Sulle assunzioni in Regione, che hanno travolto Mauro Buschini, costringendolo alle dimissioni da Presidente del Consiglio, è intervenuta duramente l'opposizione, ad Alatri, ricordando un caso che, per molti aspetti, ripercorre le tappe con le quali la Regione ha attinto personale (amico) dalla graduatoria del Comune di Allumiere.

Il trucchettoè assai semplice: invece di bandire un concorso a livello regionale, è più facile bandire un concorso in un piccolo Comune (dove gli amministratori, o i componenti di commissione, sono particolarmente bendisposti o amici di partito) e dunque attingere da questa graduatoria per poter spalancare le porte di un posto in Regione.

Sia ben chiaro: la procedura è regolare, ma intanto le procure di Roma e di Civitavecchia hanno cominciato ad acquisire gli atti per vederci chiaro.

Ebbene, ad Alatri l'ex capogruppo del Pd Maurizio Maggi, oggi all'opposizione, nel consiglio comunale di sabato ha ricordato quanto avvenuto nel 2019 per un posto in Comune.

 

LA STORIA

Era il settembre del 2019 ed il capo di gabinetto del sindaco di Alatri partecipa ad un concorso per categoria C nel comune di Filettino classificandosi terzo.
Il 3 dicembre la giunta comunale di Alatri approva il regolamento per attingere alle graduatorie di enti esterni.

Il 4 dicembre il responsabile del settore scrive una prima lettera ai comuni più grandi e a tutti quelli limitrofi per l'attingimento alle eventuali graduatorie in loro possesso, dichiarando che il comune di Alatri non è in possesso di nessuna graduatoria per le categorie richieste (non risponde nessuno).

Il 6 dicembre il consigliere comunale di opposizione, Maurizio Maggi, scrive all'autorità anticorruzione, prefetto e segretario generale contestando modalità e tempi dell'approvazione del regolamento. In pratica solleva il polverone e il caso rischia di esplodere da un momento all'altro.

Il 18 dicembre il Comune blocca tutto; non viene inviata la seconda lettera di ricerca di graduatorie nei restanti comuni della provincia, e la categoria C viene attinta nella graduatoria che in realtà già esisteva all'interno del comune di Alatri (per la cronaca, risulta vincitrice la dottoressa Alessia Quattrociocchi). In altre parole, il Comune già aveva una sua graduatoria interna, ma stava per attingere a quella di Filettino.

Il 21 dicembre il vice prefetto, d.ssa Galella, scrive al sindaco e chiede spiegazioni.

E oggi l'opposizione si chiede: «Perchè nessuno si era ricordato della graduatoria interna e si stava, invece, per attingere a Filettino?». Una coincidenza? Una dimenticanza? Forse.

 

IL CASO FERENTINO

Ma le coincidenze non finiscono qui.
Il 30 marzo scorso la giunta comunale di Filettino dà il via libera alla richiesta del Comune di Ferentino che intende assumere, a tempo indeterminato, un Istruttore Amministrativo di categoria C e un Istruttore Amministrativo Contabile Contabile Cat. C, «mediante utilizzo delle graduatorie approvate da altre amministrazioni, previo accordo tra le amministrazioni interessate». La procedura è ora in piedi, ma il sospetto che il giochetto stia per ripetersi è forte. Sia ben chiaro: le norme lo consentono e tutto risulta regolare; ma sembra che il giochetto piaccia molto agli amministratori, visto che, in questo modo, per gli amici degli amici si moltiplicano le probabilità di essere baciati dalla fortuna.
 

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