Assessorati regionali, la Ciociaria spera: la Lega spinge Ciacciarelli, in FdI in pole gli eletti romani

Trattative dei partiti di centrodestra per definire la Giunta del neopresidente Rocca

Assessorati regionali, la Ciociaria spera: la Lega spinge Ciacciarelli, in FdI in pole gli eletti romani
di Stefano De Angelis
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Giovedì 16 Febbraio 2023, 07:33 - Ultimo aggiornamento: 14:01

Non è soltanto tempo di analisi, valutazioni e bilanci sul voto per le Regionali che ha sancito la netta vittoria del centrodestra e consegnato lo scettro di governatore a Francesco Rocca. Almeno in questa prima fase, possono anche attendere. Sono le voci che rimbalzano nelle segreterie della coalizione a trazione Fratelli d'Italia, partito che in Ciociaria, nonostante una lieve flessione di oltre un punto rispetto alle Politiche di settembre, si conferma leader. Ora i fari delle forze politiche di maggioranza, anche di Lega, FdI, Udc e della civica Rocca, quelle che hanno conquistato seggi, sono puntati su quella che sarà la Giunta. Il totonomi è già iniziato e, da quanto emerso, il neopresidente si è preso un paio di settimane per far incastrare tutti i tasselli del mosaico. Ora tocca ai gruppi di maggioranza chiudere il cerchio bilanciando pesi ed equilibri. E in questa partita ci sarà spazio per la Ciociaria? Avrà un assessore? È questa la domanda più ricorrente nelle ultime ore tra militanti e simpatizzanti del centrodestra. Non solo tra loro, però. Se lo stanno chiedendo anche gli amministratori locali. Di sicuro il dialogo è stato avviato, le manovre sono in corso e qualche strada è aperta.

GLI ELETTI
In base al risultato acquisito e alla ripartizione degli scranni effettuata dal Viminale, a conteggio non ancora chiuso, la provincia di Frosinone ha eletto soltanto tre consiglieri regionali: Daniele Maura e Alessia Savo, entrambi di Fratelli d'Italia, e Sara Battisti del Pd.

Due volti nuovi, dunque, l'ex consigliere provinciale di Giuliano di Roma (ha ottenuto oltre 12mila preferenze) e l'ex sindaco di Torrice ora sui banchi dell'assise del capoluogo ciociaro (ne ha raccolte circa 11mila).

Per la vicesegretaria regionale dei dem, invece, di Fiuggi, è una conferma alla Pisana: ha centrato il bis con oltre 17mila consensi personali, ma vivrà la legislatura stando all'opposizione. Per una questione di riparto proporzionale legato alle percentuali e ai cosiddetti resti, invece, per la Ciociaria non è scattato il quarto seggio, che ara atteso. Ne consegue che il territorio, non mutando lo scacchiere, rispetto all'ultima volta avrà un rappresentante in meno alla Regione. Un po' a sorpresa è rimasta fuori la Lega: stando ai dati, non ancora definitivi, non ha raggiunto il quorum. Questo nonostante l'exploit dell'uscente Pasquale Ciacciarelli, che ha conquistato oltre 14mila preferenze, uno dei bottini più alti tra i candidati del Carroccio tra Lazio e Lombardia. Non gli è bastata neanche la crescita del partito del coordinatore provinciale e deputato Nicola Ottaviani, in Ciociaria salito dal 10 al 12,32 per cento (21.944 voti) in cinque mesi. Così, al momento, Ciacciarelli non ha marcato la rielezione. Per il meccanismo elettorale, il seggio è stato attribuito alla provincia di Latina (che avrà sei consiglieri) dove la Lega, pur collezionando un numero inferiore di consensi totali (21.480), ha riportato una percentuale maggiore (12,71). A spostare l'ago della bilancia, dunque, è stato lo 0,39 di differenza.

LA LEGA SPERA
Ma per Ciacciarelli le speranze non sono finite, anzi. «Rispetto alla prima comunicazione dei dati - fanno sapere dal partito - in suo favore sono state recuperate duecento preferenze. Si è in attesa del computo finale, ma nel caso gli venissero attribuite ulteriori circa 150 schede entrerebbe in Consiglio».

Per l'esponente della Lega, però, c'è anche un'altra via: quella di una poltrona nell'Esecutivo da esterno. Il partito di Salvini, infatti, come possibili assessori intenderebbe puntare sui primi dei non eletti, anche per dare un riconoscimento al lavoro fatto sui territori. E questa è una delle soluzioni che, già dall'altra sera, è sul tavolo del centrodestra, anche perché alla Lega potrebbero spettare due posti in Giunta. Ciacciarelli, nel frattempo, ha commentato: «Dalle urne è uscito un partito più forte e personalmente ho ottenuto oltre 14.400 preferenze. Potevano essere molte di più, dal momento che ne sono state annullate circa duemila perché in tanti hanno sbagliato a scrivere il mio nome». Poi conclude: «Spero che il partito tenga conto di questo grande risultato, un grande patrimonio». Il centrodestra sarà maggioranza in aula forte di trenta consiglieri: 22 di FdI, tre della Lega, tre di Forza Italia, uno della Civica Rocca e uno dell'Udc. A loro si aggiunge il neogovernatore, per un totale di trentuno. La partita per le deleghe è aperta anche in FdI che, visto il successo elettorale in ambito regionale con oltre il 33 per cento, potrebbe strappare quattro-cinque assessorati. Ma al momento in pole ci sono esponenti di altri territori, in particolare di Roma. Non ci sarebbe spazio per i due ciociari. Attesa anche per vedere quale sarà il rappresentante dell'Udc, con l'ex sindaco di Pontecorvo, Riccardo Roscia, che ha annunciato che farà parte dell'Esecutivo. In venti, invece, saranno all'opposizione: 10 del Pd (11 con D'Amato in qualità di candidato presidente), due del Terzo Polo, uno della civica D'Amato, uno di Verdi-Sinistra, quattro del M5S e uno del Polo progressista, alleato con i pentastellati.
 

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