Telemedicina per la prevenzione dei tumori della pelle, partito il progetto

Telemedicina per la prevenzione dei tumori della pelle, partito il progetto
di Giovanni Del Giaccio
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Sabato 15 Ottobre 2022, 09:44 - Ultimo aggiornamento: 09:45

Partito il progetto pilota di telemedicina per i tumori maligni della pelle messo a punto dalla Asl di Frosinone e che inizialmente si svilupperà sui territori dei distretti di Frosinone e Anagni.   

Il dermatologo  Alessandro Greco, con i colleghi ambulatoriali dermatologi insieme ai medici di base - precedentemente formati al riconoscimento di lesioni cutanee sospette mediante acquisizione di immagini dermoscopiche - ha dato inizio al programma. In pratica il medico di famiglia acquisisce l'immagine sospetta e la trasmette al collega specialista, il quale valuta in tempo reale se si tratta di una lesione da valutare ulteriormente o meno. In caso affermativo c'è un percorso dedicato per il potenziale tumore della pelle

La condivisione in tempo reale delle immagini dermoscopiche standardizzate ad alta definizione consente una diagnosi precoce, di ottimizzare i tempi di attesa e di dare risposta immediata ai pazienti.

Per questi ultimi c'è anche un vantaggio logistico ed economico per il servizio sanitario ma anche per i pazienti e i familiari. Inoltre, grazie a questa iniziativa, c'è stata una specifica formazione per i medici di base e l'integrazione multidisciplinare con i colleghi specialisti, ma soprattutto ci sarà una maggiore appropriatezza  clinico-prescrittiva.

  «Va sottolineato che lo screening non sostituisce la visita dermatologica oncologica - spiegano dalla Asl -  che va invece obbligatoriamente effettuata, ma ha lo scopo di attribuire una priorità all’impegnativa: breve, differibile, programmata».

Dopo aver acquisito le immagini il medico di base accede al portale dedicato (www.telemedicina.aslfrosinone.it) inserisce l’anagrafica  del  paziente e le allega. Entro le 48 ore successive, il dermatologo, osservate le immagini, suggerirà tramite l’applicazione, la priorità che il collega  dovrà indicare sull’impegnativa di prima visita dermatologica. Sarà a cura del dermatologo, la registrazione della prestazione di televisita dermatologica dematerializzata.

«In presenza di lesione ad alto sospetto di tumore (codice di priorità̀ B), il dermatologo comunicherà  giorno e ora dell’appuntamento tramite agenda da reparto, che il medico  potrà̀  o

«Il melanoma cutaneo e soprattutto i “non melanoma skin cancer” hanno una incidenza crescente negli ultimi anni - ha detto Alessandro Greco - La telemedicina può essere impiegata per la diagnosi precoce ampliando gli accessi ai servizi sanitari. Lo screening in teledermoscopia non sostituisce in alcun modo la prestazione sanitaria specialistica né l’esame dermoscopico in epiluminescenza sul paziente, ma lo integra per migliorare potenzialmente l’efficacia, l’efficienza e l’appropriatezza del percorso diagnostico-terapeutico. La visita dermatologica in presenza potrà̀ confermare il sospetto teledermoscopico e in tal caso, lo specialista potrà̀ effettuare, in tempi brevissimi, un approfondimento diagnostico in epiluminescenza digitale e qualora necessario, procedere all’invio breve per l’asportazione chirurgica».

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