Frosinone, continua la maledizione dell'ascensore: nuovo guasto a pochi giorni dalla ripartenza

Frosinone, continua la maledizione dell'ascensore: nuovo guasto a pochi giorni dalla ripartenza
di Gianpaolo Russo
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Sabato 24 Aprile 2021, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 12:27

Tre giorni. Tanto è durato, dopo l’ultimo stop, l’ascensore inclinato di Frosinone. Ieri alle 10,30 l’ennesimo blocco. Questa volta si è rotta la ruota del carrello del contrappeso. Ruota acquistata appena un mese fa e costata 4.100 euro. Ha resistito solo qualche settimana, considerato il fermo dell’impianto causa altri guasti.

La Cialone Tour spa che ha preso in gestione l’impianto dal primo gennaio, nell’ambito dell’appalto del trasporto pubblico, è già stufa e vuol vederci chiaro: «Acquistare la ruota nuova e montarla nuovamente – spiega l’ingegner Scaccia che ha la responsabilità dell’impianto – non avrebbe senso.

Dopo pochi giorni si romperebbe di nuovo. Il problema potrebbe essere collegato ad uno scostamento delle rotaie dei binari. Bastano pochi centimetri di dislivello per creare questi danni. Conviene quindi controllare accuratamente sia lo stato manutentivo dei binari stessi sia le pendenze ed eventuali spostamenti dovuti magari ad assestamenti del terreno sottostante. Tempi? Non mi faccia fare previsioni. Posso solo dire che non saranno brevi».

La fragilità di questo impianto è oramai nota: dalle porte automatiche che si bloccano in continuazione (proprio l’altro ieri alcuni passeggeri sono rimasti bloccati per alcuni minuti prima di uno sganciamento manuale della porta), alle ruote soggette a continue rotture, ai giunti, all’impiantistica generale.

Da quando è entrato in servizio (si fa per dire) l’ascensore ha funzionato sempre male e a singhiozzo e a volte è stato chiuso per quasi un anno. Lo stop più lungo è recente e proprio datato 2020: da marzo a dicembre è stato sottoposto a lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione prima che la gestione passasse dalle mani del comune a quelle del privato.

Il collaudo dell’Ustif (la società che fa capo al Ministero delle infrastrutture specializzato in impianti a fune) sembrava garantirne la funzionalità. Invece da gennaio ad oggi ha funzionato solo per poche settimane.

L’affidabilità di questo mezzo di trasporto tra i cittadini è talmente bassa che poche decine di persone oramai lo utilizzano. Val quindi la pena continuare a spendere i soldi su un impianto destinato a non funzionare mai?

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