Frosinone, ennesimo imprevisto per l'ascensore inclinato: ripartirà (forse) a ottobre. E' fermo dal mese di marzo

Lavori in corso presso l'ascensore inclinato di Frosinone
di Gianpaolo Russo
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Venerdì 14 Agosto 2020, 09:47 - Ultimo aggiornamento: 16 Agosto, 11:15

Sul cartello con cui il Comune avverte che l’ascensore inclinato sarebbe ripartito dopo Ferragosto, qualche buontempone si è divertito a correggere “sì, del 2025”. Una battutaccia che però a suo modo coglie nel segno, perché per l’impianto di risalita non sembra esserci pace. Fermo da marzo, da due mesi l’impresa Marrocco di Roma sta eseguendo una manutenzione e revisione totale dell’impianto. La gestione dell’impianto, sarà affidata alla Cialone spa, la società di Ferentino che ha vinto l’appalto per il trasporto pubblico.

Ora la notizia trapelata da qualche ora è che la sua riapertura slitta ancora. Il problema questa volta riguarda il programma che permette il corretto funzionamento dell’impianto. Così, causa ferragosto in mezzo, se ne riparlerà, forse, ad ottobre. Se tutto va bene, quindi, alla fine l’ascensore inclinato sarà stato fermo per sette mesi.

Me perché tutto questo tempo? «Il covid - spiegano dall’impresa Marrocco - ha fatto ritardare la consegna dei materiali con i fornitori che hanno fatto attendere molto tempo. Poi una serie di sopraggiunte problematiche non preventivabili hanno prodotto questi ritardi. Tra fine settembre ed inizio ottobre assicuriamo che l’ascensore tornerà in funzione».

Il problema è che i disagi non finiranno qui. «Questo impianto è nato e sviluppatosi male - continua l’impresa - Basti pensare che ogni sei mesi va sostituita la puleggia (il disco intorno al quale passano le funi, ndr) che ha anche un costo elevato (circa 5 mila euro, ndr). Forse si faceva prima a smontarlo e realizzarne uno nuovo».

Da quando venne inaugurato 15 anni fa ci si accorge che sono stati più i giorni di mancato funzionamento che quelli dove la cabina saliva e scendeva per collegare piazzale Veneto con il parcheggio a valle posto alle spalle di via Aldo Moro.

Un disservizio perenne per costi elevatissimi tra manutenzione ordinaria e straordinaria. Ciò ha spinto il comune ad inserire l’ascensore nel bando di gara per la mobilità cittadina e nel frattempo l’ente ha chiesto un finanziamento per la realizzazione di un’altra linea dell’ascensore inclinato.

Intanto i cittadini si sono completamente disabituati al suo utilizzo, facendo mancare un tassello fondamentale per il progetto di progressiva pedonalizzazione del centro storico che quest’estate sta raccogliendo frutti importanti.

La patata bollente passerà al gestore del trasporto locale il quale, per l’utilizzo dell’ascensore, introdurrà anche il biglietto. L’ amministrazione Ottaviani, dopo la sosta ferragostana, ha deciso di riunire tutte le parti in causa - ditta di manutenzione e l’ingegnere responsabile dell’impianto Cordeschi - per fare chiarezza una volta per tutte sulle problematiche dell’ascensore e soprattutto per sapere con certezza quando l’ascensore inclinato tornerà a funzionare.

Anche perché solo per quest’ultimo intervento, ancora in corso, si è superata già quota 50 mila euro. Chissà se l’ex sindaco Dante Spaziani, negli anni ‘60, l’ideatore del collegamento tra la parte bassa e quella alta del capoluogo, immaginava che l’ascensore a lui intitolato non sarebbe stato inclinato, come lui sognava, ma “incrinato”.

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