Cassino: arrivano le pistole, ma mancano i vigili: le armi restano in cassaforte

Cassino: arrivano le pistole, ma mancano i vigili: le armi restano in cassaforte
di Alberto Simone
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Venerdì 23 Settembre 2022, 12:08 - Ultimo aggiornamento: 20:19

La determina è la numero 874, pubblicata il 21 aprile del 2022 sull'albo pretorio del Comune di Cassino. Con tale determina, ormai ben cinque mesi fa il segretario generale nonché dirigente ad interim dell' Area Sicurezza Pasquale Loffredo, unitamente al comandante della polizia locale Pasquale Pugliese ha firmato l'atto con il quale si impegnava la somma di 4.377,36 attingendo alle casse comunali per l'acquisto di armi di cui si sarebbe dovuta dotare la polizia locale. Ebbene, a distanza di qualche settimana sono state effettivamente acquistate alcune Beretta e anche lo spray al peperoncino. A chi contestava il fatto che i vigili urbani venissero dotati di pistole, il comandante Pugliese in quelle settimane spiegava: «Per assicurare sicurezza alla cittadinanza, dobbiamo essere noi i primi ad essere in sicurezza e ad essere in grado di poterci difendere. Dal momento che interveniamo in tutti quei contesti in cui è necessario essere armati per poterci difendere, bisogna qualificare il personale, altrimenti non riusciamo a garantire un buon controllo del territorio nelle ore notturne così come ci viene chiesto dal questore».

L'assessore alla Polizia Locala Barbara Alifuoco entrò ancor più nel merito della novità e spiegò, sul finire del mese di aprile, che «i vigili verranno armati tra circa un mese, perché occorrono dei tempi tecnici prima che le armi possano essere utilizzate».

Nella determina che ha impegna il Comune all'acquisto di armi si legge che «si ritiene necessario e indispensabile assicurare la fornitura in questione in quanto occorre dotare gli Ufficiali e Agenti di Polizia Locale dei necessari strumenti di difesa personale, anche al fine di scongiurare pericoli». Ebbene, sono trascorsi ormai cinque mesi dall'acquisto delle armi ma i vigili urbani dotati di pistole non se ne sono visti. Mai nelle ore serali a supporto delle forze dell'ordine per regolamentare la movida.

LE PATTUGLIE

Ma anche durante il giorno gli agenti sono sempre di meno. Come mai? Perché si è passati da un estremo all'altro nel volgere di pochi mesi? I rapporti tra il Comando della polizia locale e l'amministrazione comunale si sono logorati da quando, nei mesi scorsi, la giunta Salera nell'approvare il piano di fabbisogno del personale non ha previsto nuovi vigili. C'è poi la questione della nomina del comandante sollevata dall'opposizione e che sarà oggetto di dibattito nel prossimo consiglio comunale.

LE DIVISIONI

Divisioni interne che però si riflettono su quella che è l'azione degli agenti di Polizia Locale in città per la sicurezza e non solo. Il comandante Pugliese non nega le criticità e a nostra esplicita domanda sul perché sono arrivate le pistole ma sono scomparsi i vigili, risponde senza peli sulla lingua: «Questo dovete domandarlo al sindaco, se lui non assume noi non possiamo fare i miracoli.

A Cassino servirebbero 90 agenti, ne ho solo 15. Due vanno in pensione tra pochi mesi e stanno usufruendo delle ferie, posso contare effettivamente solo su 6 agenti che oltre a fare servizio in strada devono lavorare anche negli uffici. In questo weekend saranno al servizio della prefettura per le votazioni nei seggi, altri agenti non ne ho. Il sindaco ha detto che a settembre avrebbe fatto una delibera per assumere altri vigili, siamo quasi a ottobre, è inevitabile la situazione che si è venuta a determinare». E l'amministrazione comunale cosa dice in merito? Tace l'assessore con delega alla Polizia Locale Barbara Alifuoco.
A gettare acqua sul fuoco ci pensa invece il sindaco Salera, che spiega: «Noi stiamo lavorando per fare altre assunzioni. Contiamo, dopo la prima settimana di ottobre di portare in giunta la delibera da presentare poi al Ministero. Stiamo valutando quanti nuovi agenti riusciremo ad assumere».
 

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