Assumeva stranieri all'insaputa delle aziende, arrestato commercialista di Cassino

Le indagini della polizia partite dopo che una sarta ha scoperto di avere cinque dipendenti

Assumeva stranieri all'insaputa delle aziende, arrestato commercialista di Cassino
di Alberto Simone
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Giovedì 1 Giugno 2023, 16:58 - Ultimo aggiornamento: 2 Giugno, 12:12

Scopre di avere cinque dipendenti a sua insaputa dopo aver fatto richiesta del Durc (Documento Unico di Regolarità Contributiva) per accedere ad un finanziamento. Una donna, titolare di una sartoria, decide di vederci chiaro e dalla sua denuncia gli agenti del commissariato di Polizia di Cassino fanno partire le indagini che nella giornata di ieri hanno visto un noto professionista finire agli arresti domiciliari con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Nella sostanza dei fatti, secondo quanto ricostruito dagli agenti della Squadra Informativa del Commissariato della Città Martire, l'uomo, M.C. 57enne residente a San Donato Val di Comino ma di fatto domiciliato a Cassino, dove ha sede il suo studio di consulenza commerciale, aveva ideato un sistema per far risultare l'assunzione di cittadini extracomunitari a carico di alcune delle attività per le quali prestava la sua opera di consulenza, favorendo così la permanenza illegale sul territorio nazionale di stranieri che, altrimenti, non avrebbero potuto ottenere il permesso di soggiorno.

In cambio di questa preziosa documentazione riceveva ingenti somme di denaro.

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LA RICOSTRUZIONE

Il tutto nasce quando una sua cliente, titolare di una sartoria, nel fare la richiesta del Durc, scopre di avere una irregolarità in quanto debitrice di oltre 15 mila euro nei confronti dell'Inps per contributi non versati a cinque dipendenti, tutti stranieri, che solo in quel momento la donna scopre di aver assunto ma che in realtà non hanno mai lavorato per la sua attività. Com'è stato possibile un errore del genere? La donna, nonostante le rassicurazioni del suo consulente che le spiega che provvederà lui a sistemare il tutto, intuisce subito che non si tratta di un errore, dunque vuole vederci chiaro e per questo motivo si presenta al Commissariato raccontando l'accaduto.

Gli agenti fanno partire le indagini e scoprono che quello della titolare della sartoria, non è un caso isolato: con lo stesso modus operandi e utilizzando le credenziali di accesso di un commercialista, che al momento risulta estraneo alla vicenda, il consulente aveva inserito sul portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali non l'assunzione dei cinque stranieri che risultavano in carico a quella ditta, ma di numerosi altri cittadini stranieri, facendoli così risultare regolarmente assunti da varie ditte con sede nel cassinate.

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ALTRE DENUNCE

A seguito di questi accertamenti, altre due persone, entrambe titolari di imprese individuali, che usufruivano delle prestazioni dello stesso consulente si sono presentate presso gli uffici del Commissariato di Cassino per denunciare l'esistenza di assunzioni fittizie nella propria azienda di lavoratori extracomunitari, dei quali non conoscevano affatto l'esistenza. Le indagini vanno avanti per valutare se ci sono anche altro casi. Sarebbero decine gli immigrati coinvolti che hanno permesso al consulente dello studio commerciale di guadagnare ingenti somme di denaro negli anni. 

Facendo risultare gli stranieri assunti ad alcuni dei suoi ignari clienti, gli immigrati hanno potuto godere del rinnovo del permesso di soggiorno e dunque restare regolarmente in Italia. In cambio di questa preziosa documentazione, l'indagato, che adesso è finito agli arresti domiciliari, avrebbe ottenuto versamenti di importanti somme a suo favore sia al momento della registrazione del contratto che ad ogni emissione e consegna della busta paga. Assistito dai suoi legali, gli avvocati Sandro e Vittorio Salera, è stato interrogato nelle scorse ore dal Gip Lo Mastro, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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