Chiedevano mazzette alle agenzie funebri, arrestati tre dipendenti della camera mortuaria di Frosinone

Chiedevano mazzette alle agenzie funebri, arrestati tre dipendenti della camera mortuaria di Frosinone
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Martedì 3 Maggio 2022, 11:53 - Ultimo aggiornamento: 11:58

Chiedevano tangenti alle agenzie mortuarie, tre dipendenti della Asl di Frosinone agli arresti domiciliari per il reato di concorso in concussione continuata. Le misure cautelari sono state emesse dal Gip del tribunale del capoluogo che ha accolto le richieste della Procura sulla base delle indagini svolte dai carabinieri.

L'inchiesta è partita nel 2019 per far luce su presunte richieste di denaro da parte di alcuni dipendenti della camera mortuaria ai titolari delle onoranze funebri.

La svolta è arrivata quando proprio il responsabile di una nota ditta funebre di Frosinone ha presentato una denuncia in cui dichiarava di essere vessato e da molti anni costretto a versare, sotto forma di regalie, somme di denaro ai tre dipendenti Asl ora finiti ai domiciliari, in cambio di un loro imposto aiuto nella gestione della salma. 

L'imprenditore che aveva presentato la denuncia aveva anche aggiunto che le stesse richieste venivano fatte anche alle altre agenzie funebri che, per evitare che di fossero problemi o rallentamenti nello svolgimento del servizio funebre, erano costretti a pagare somme di denaro tra i 20 e i 50 euro, fino a raggiungere in qualche caso 100 euro a salma.

Quelle mazzette nell'ambiente erano state ribattezzate con un nome in codice: "Il caffè". Un giro di affari non trascurabile considerando che nella struttura ospedaliera di Frosinone vengono gesti dai 1000 ai 1200 decessi all'anno. La successiva attività investigativa ha poi permesso di far emergere ulteriori riscontri sulla presunta condotta illecita dei tre dipendenti della camera mortuaria.

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