Aria inquinata in Ciociaria, ma nelle scuole le caldaie sono ancora a gasolio

Aria inquinata in Ciociaria, ma nelle scuole le caldaie sono ancora a gasolio
di Pierfederico Pernarella
2 Minuti di Lettura
Sabato 25 Gennaio 2020, 17:02 - Ultimo aggiornamento: 17:24
Mentre si limita la circolazione delle auto più inquinanti, soprattutto i diesel, molte scuole continuano ad essere riscaldate con vecchie caldaie a gasolio. L'emergenza smog, conclamata da una ventina di anni, tra gli altri numerosi interventi rimasti sulla carta, non è bastata nemmeno a spingere sull'acceleratore della riconversione degli impianti termici più vecchi, così come prescritto dal piano regionale per il risanamento della qualità dell'aria.
Quanti sono gli edifici pubblici con caldaie a gasolio presenti in provincia di Frosinone? Impossibile dirlo con esattezza. Certo è che a restare indietro sono rimaste le scuole che pure dovrebbero essere invece in cima alla lista dei piani di ammodernamento dell'edilizia pubblica.

LA LISTA
Tra gli immobili di competenza dalla Provincia, ad esempio, ne spuntano 11 in cui sono presenti ancora caldaie a gasolio. Si tratta dei seguenti plessi scolastici: liceo scientifico Pietrobono e l'Ipsia Pertini Alatri di Alatri; il Magistrale e il Convinto del Regina Margeherita di Anagni; l'Itc Filetico di Ferentino; l'istituto commerciale Da Vinci e il liceo Turriziani di Frosinone; il liceo scientifico di Veroli, l'Itgc Medaglia d'Oro, l'Ipsia Righi e l'istituto agrario e alberghiero di Cassino. Nella lista anche la biblioteca provinciale situata nel capoluogo.
I riscaldamenti a gasolio non producono la quantità stratosferica di polveri sottili di stufe a pellet, termocamini e camini, ma, in un quadro delicato come la qualità dell'aria della provincia di Frosinone, rischiano di avere il loro peso, soprattutto in presenza di caldaie vecchie.

I COSTI ESORBITANTI
Va detto che sui circa 90 impianti presenti in immobili di proprietà della Provincia, sono rimasti solo questi 11 casi, ma è altrettanto indubbio che il tempo e le possibilità per dismettere le vecchie caldaie non sono mancati. Anche perché nel frattempo l'ente di piazza Gramsci continua a spendere una fortuna per mantenerle.
Da ottobre ad oggi la Provincia ha acquistato circa 200mila litri di gasolio per una spesa di poco inferiore ai 230mila euro. Volendo restare prudenti, la spesa annua si aggira tra il 300 e 350mila euro. Negli ultimi dieci anni la spesa sfiora i 4 milioni di euro. Qualcosa, insomma, è sfuggito nella programmazione.

PRESTO UN BANDO
Ma per fortuna si sta correndo ai ripari. Il presidente della Provincia, Antonio Pompeo, proprio in occasione del tavolo intercomunale sulla qualità dell'aria, ha annunciato che a breve «sarà pubblicato un bando grazie al quale potranno essere erogati contributi ai privati per la sostituzione delle vecchie caldaie con quelle di ultima generazione, poco invasive in termini di emissioni in atmosfera. Inoltre, gli stessi innovativi impianti saranno installati, al posto di quelli attualmente in uso, nei vari edifici scolastici superiori di competenza dell'amministrazione provinciale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA