Appalto alla zia, l'assessore: «Non ne ero a conoscenza»

Appalto alla zia, l'assessore: «Non ne ero a conoscenza»
di Maurizio Patrizi
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Sabato 1 Ottobre 2022, 09:02 - Ultimo aggiornamento: 09:03

Appalto per gli impianti fotovoltaici assegnato alla ditta intestata alla zia all'insaputa del nipote che fa l'assessore ai Lavori pubblici. La vicenda, per cui è stato presentato anche un esposto all'Anac, è approdata nel Consiglio comunale di Monte San Giovanni Campano l'altro ieri sera. A sollevare la questione, nel più totale silenzio di tutti gli altri membri dell'opposizione, è stato il gruppo Monte Nel Cuore con i consiglieri Silvia Visca e Carlo Coratti. Quest'ultimo ha interrogato l'assessore sulle modalità di individuazione dell'impresa. «Se ne occupa l'ufficio tecnico ha detto in sostanza Marco Caserra io non posso intervenire, da parte mia c'è la massima trasparenza».
«Ma eri consapevole che l'affidatario è un tuo parente?» ha insistito Coratti. «L'ho appreso dal giornale» ha ribattuto Caserra. Di nuovo incalzato l'assessore ha letto anche la risposta dell'Ufficio tecnico, spiegando la procedura che fra l'altro «nel caso di specie ha previsto un'indagine di mercato», per cui Coratti ha chiesto espressamente a Caserra: «Confermi che è un tuo familiare?».

«Certo» ha risposto lui. In soccorso dell'assessore è arrivato il sindaco: «Più che un'interrogazione mi sembra un'accusa ha detto Emiliano Cinelli -. È un parente di quarto grado, il lavoro è stato affidato a una ditta del posto col principio della rotazione. Si vuole far passare in secondo piano l'importanza del progetto finalizzato ad abbattere il canone delle lampade votive. Il primo cittadino ha spiegato anche che c'era fretta per non perdere il finanziamento. Poi provocatoriamente ha detto: Interpelliamo l'Anac e perdiamo i soldi». Coratti ha chiesto di conoscere l'indagine di mercato, Caserra gli ha replicato: «Non so risponderti, l'ufficio ti darà tutta la documentazione». «Sicuramente non c'è conflitto di interessi ha concluso Coratti ma l'assessore avrebbe dovuto fare un minuto di riflessione» citando il principio dell'opportunità politica: «Nessuno impone a uno di fare l'assessore o di prendere appalti sul territorio. Io dico a chi in passato ha criticato che oggi si dovrebbe distinguere. Quando si fanno delle scelte ci sono delle ricadute». «Non c'è stata ingerenza» ha ribadito Caserra in clima di imbarazzo tra le fila della maggioranza. «La responsabilità politica è grossa» ha ribattuto Coratti. Nessun altro è intervenuto sull'argomento.
Maurizio Patrizi
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