Anno giudiziario, l'omicidio Mollicone nella relazione: «Processo dall'impatto rilevante»

Anno giudiziario, l'omicidio Mollicone nella relazione: «Processo dall'impatto rilevante»
di Vincenzo Caramadre
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Martedì 31 Gennaio 2023, 07:41 - Ultimo aggiornamento: 29 Aprile, 07:09


«Un processo che ha avuto un rilevante impatto organizzativo sulle strutture e sull'organico, tanto che uno dei magistrati togati, componente della corte d'assise, è stato applicato per molti mesi per assoluta indisponibilità di altri giudici». E' questo un passaggio, riservato al processo per l'omicidio di Serena Mollicone nella lunga e articolare relazione del presidente della corte d'appello di Roma, Giuseppe Meliadò, durante l'apertura dell'anno giudiziario. Una corte d'assise che, oltre ad essere seguita dall'opinione pubblica per l'efferatezza del delitto e la richiesta di giustizia reclamata dalla famiglia, ha avuto anche un'attenzione nell'ambito del distretto giudiziario. Un processo che, dopo la lettura del dispositivo della sentenza di assoluzione per tutti gli imputati il 15 luglio 2022, rimane costantemente sotto i riflettori perché si attendono le motivazioni.
Il tempo di deposito, indicato nel dispositivo erano di 90 giorni, scaduti i quali, a metà ottobre 2022, il giudice chiamato a redigere le motivazioni ha chiesto una proroga di altri 90 giorni, ma da metà gennaio sono scaduti anche questi. Non ci sono ulteriori proroghe si attende, quindi, il deposito in cancelleria. Ad aspettare è soprattutto la famiglia Mollicone.
«Aspettiamo. Come abbiamo aspettato in questi 22 anni con la speranza che si arrivi alla verità», ha detto Gaia Fraioli, cugina di Serena Mollicone.

I NUMERI 

Il presidente della corte d'appello Meliadò ha incardinato le parole sul Giallo di Arce nel fotografare l'attività giudiziaria svolta dal tribunale di Cassino nel 2022, dove nell'anno passato, appunto, c'è stato un notevole incremento di processi al dibattimento collegiale (dove approdano i reati più gravi).

Nel 2021 erano stati 68, nel 2022 ben 126 con un incremento dell'85 percento. Le definizioni sono state 74 (nel 202, 56), con un incremento del 56 percento. L'aumento finale, quindi, è stato del 34 percento. Nella giurisdizione di Cassino, che comprende anche il Sud Pontino, è stato registrato un aumento dei procedimenti (sia in fase cautelate, sia processuale) dei reati legati alla violenza di genere per i quali è previsto il cosiddetto codice rosso, «molti dei quali definiti con decreto di archiviazione o con sentenza di assoluzione per motivi procedurali o insussistenza del fatto».

IL CAPOLUOGO 

«L'andamento del settore penale risulta decisamente positivo». Cosi si apre il paragrafo della relazione dedicata al tribunale di Frosinone. Nel 2022 sono stati 82 i processi approdati al collegio (nel 2021 erano stati 59), con un incremento del 39 percento. Nel Capoluogo sono cresciuti i reati con il vincolo associativo, soprattutto legati allo spaccio di droga, ma anche al tentativo di protezione da parte di soggetti di origine rom. Ampiamente a due cifre anche i processi per i reati contro la pubblica amministrazione: nel 2022 sono stati incardinati 40 processi. Boom di iscrizioni per il reato di omicidio stradale: sono state complessivamente 247.
Come per il tribunale di Cassino, nella relazione del presidente della corte d'appello, è stato rimarcato il ruolo positivo dei neo assunti nel settore della giustizia. Ma per Frosinone si legge: «E' interessante notare come, dalla statistiche del Ministero della giustizia, risulta che nel primo semestre del 2022 il tribunale di Frosinone ha ridotto il diposition time del 22,6 percento, pervenendo al dato di soli 291 giorni (largamente inferiore alla media nazionale, pari a 356 giorni)».
Vincenzo Caramadre
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