Strada chiusa da due anni per frana, ma il Comune compra i cestini porta rifiuti

Strada chiusa da due anni per frana, ma il Comune compra i cestini porta rifiuti
di Paolo Carnevale
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Venerdì 10 Marzo 2023, 09:54

 La frana è ancora lì, tutta da sistemare. I lavori relativi, più volte annunciati, non sono ancora stati completati. Però il comune acquista, a 1600 euro, due cestini gettacarta per riqualificare una strada nelle vicinanze. Creando perplessità in chi, prima dell'estetica, vorrebbe magari che si pensasse alla sicurezza. Fa discutere ad Anagni la nuova decisione, presa qualche giorno fa dall'amministrazione comunale capitanata dal sindaco Natalia, di sistemare due cestini per la raccolta della carta nella zona verde situata nei pressi del Convitto Regina Margherita. La zona infatti da tempo è preda di degrado ed incuria. Poiché il luogo si trova esattamente di fronte all'ingresso di una delle più importanti strutture scolastiche della città dei papi, la direzione del Convitto ha proposto al comune di poter gestire la zona. Di qui la decisione del comune di favorire il progetto, avallando l'acquisto di due cestini gettacarta da posizionare appunto nella zona, per evitare che la sporcizia ed il degrado diventino un cattivo biglietto da visita per la città.Tutto corretto e meritorio, bene sottolineare. La perplessità nasce dal fatto che, come detto, a poche decine di metri di distanza, si trova la frana della Calzatora. Che, come è ormai noto, dal gennaio del 2021 blocca tutto un quartiere, non consentendo il passaggio delle automobili e dei residenti. Da mesi cittadini residenti ed associazioni protestano per il ritardo nei lavori sempre annunciati ma, al momento, non completati. In questo senso, la decisione di sistemare due strutture per raccogliere la carta, anche se ovviamente è positiva, ha creato qualche discussione. Tra gli altri, a farsi sentire, è stato l'esponente di Cittatrepuntozero Fernando Fioramonti. Per il quale, «il problema sta anche nel fatto che quelle strutture avrebbe dovuto metterle la società che si occupa di gestire la raccolta dei rifiuti. Ancora una volta, nonostante il contratto lo preveda, l'amministrazione continua a pagare con soldi propri cose che dovrebbe pagare chi si occupa, da contratto, della gestione dei rifiuti in città».


Paolo Carnevale
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