Maltratta la moglie e l'allontana da casa insieme ai figli piccoli: a giudizio

Maltratta la moglie e l'allontana da casa insieme ai figli piccoli: a giudizio
di Marina Mingarelli
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Lunedì 10 Ottobre 2022, 07:17

«Se torni ti ammazzo, ti accoltello alla gola». Sarebbero state queste le parole pronunciate da un uomo, un operaio di 40 anni originario del cassinate, nei confronti della moglie, una casalinga 37enne che risiede a Frosinone allontanata da casa con i tre figli ancora molto piccoli. L'uomo è stato rinviato a giudizio per il reato di maltrattamenti in famiglia con l'aggravante di avere avuto comportamenti violenti alla presenza dei tre minori.
LA RICOSTRUZIONE
Le cose tra loro non andavano bene da tanto tempo. La gelosia del coniuge sarebbe stata così morbosa al punto di decidere di chiedere la separazione. Ma da quel momento l'operaio aveva cambiato atteggiamento. Convinto che la donna avesse un amante, stando alla denuncia della donna, non faceva altro che insultarla e minacciarla. Non appena ritornava a casa dalla spesa cominciava ad insultarla ed a picchiarla perché a suo dire si era incontrata con il suo rivale in amore. Quelle liti sfociavano sempre nella violenza fisica. Spesso l'uomo la percuoteva al punto che doveva ricorrere alle cure del pronto soccorso. E per evitare che i familiari sapessero di quelle aggressioni fisiche le impediva di avere contatti con i genitori e con i fratelli. Nessuno doveva sapere di quelle presunte violenze che si consumavano tra le mura domestiche. Da sottolineare che molto spesso quelle liti avvenivano alla presenza dei tre figli minori. Una situazione che ha costituito una aggravante per il magistrato che ha portato avanti le indagini chiedendo il suo rinvio a giudizio. La paura più grande dell'uomo era che avendo dei bambini piccoli il giudice potesse assegnare la casa coniugale alla moglie. E questo non lo avrebbe mai accettato. A suo dire quell'immobile gli era stato donato dal padre che aveva fatto tanti sacrifici per realizzarlo e adesso non intendeva assolutamente cederlo alla sua ex moglie. Ormai per l'operaio quella era diventata una vera e propria ossessione. Così una volta che la donna era uscita di casa aveva continuato con il suo atteggiamento e arrivando a minacciarla di morte. La casalinga per poter essere tutelata si è rivolta all'avvocato Claudia Mancini. Al momento la donna ha trovato ospitalità presso la casa dei genitori che non sapevano assolutamente delle presunte vessazioni che avrebbe subìto la figlia per colpa del genero.
 

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