L’ipotesi che il centralino potesse essere preso d’assalto da cittadini infuriati o indignati si è rivelata per ora infondata. A confermarlo è il responsabile della Protezione Civile, Ruggero Marazzi, delegato alla gestione del servizio. «No, al momento - dichiara Marazzi - non abbiamo ricevuto alcuna chiamata. E ritengo, se posso permettermi di fare una considerazione strettamente personale, che questo sia da interpretare come un fatto positivo: i cittadini hanno capito che il numero telefonico non deve essere utilizzato come uno sfogatoio, ma soltanto per segnalare fatti circostanziati».
Fatti che per ora o non ci sono stati o nessuno li ha visti (complice una città semi vuota) oppure chi li ha visti si è guardato il bene dall’alzare la cornetta per denunciarli. Una settimana, peraltro quella a cavallo di Ferragosto, non è sufficiente per verificare quante e quali siano le storture del sistema di accoglienza e soprattutto se i cittadini sono pronti a denunciarle. Servirà altro tempo per verificare meglio.
Certamente non può non colpire il contrasto tra l’assordante insofferenza (rispetto alla questione migranti) che invade il dibattito pubblico e i social network, Facebook su tutti, e il silenzio di quel telefono messo a disposizione dal Comune per segnalare in maniera precisa anomalie, abusi, situazioni strane da porre all’attenzione delle forze dell’ordine e dell’autorità giudiziaria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA