Alfonso, il soldato di Alatri disperso nel naufragio del piroscafo Oria in Grecia: la verità scoperta 78 anni dopo

Alfonso, il soldato di Alatri disperso nel naufragio del piroscafo Oria in Grecia: la verità scoperta 78 anni dopo
di Andrea Tagliaferri
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Domenica 13 Febbraio 2022, 22:17 - Ultimo aggiornamento: 22:23

Dopo 78 anni, scoperta la triste fine del giovane soldato alatrense scomparso in Grecia durante il Secondo conflitto mondiale. Di Alfonso Passeri, nato ad Alatri l'8 settembre del 1920, soldato italiano che combatteva sul fronte greco durante la Seconda Guerra Mondiale, per decenni non si seppe più nulla. Fatto prigioniero dai tedeschi dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 sul fronte greco, infatti, fu dato per disperso e la famiglia non ebbe mai notizie certe sulla sua fine.

La ricostruzione

L'anno scorso, tuttavia, una grande sorpresa ha commosso i parenti e gli eredi del soldato alatrense che hanno, finalmente, saputo cosa accadde al ventenne partito per il fronte. Grazie alla certosina opera dell'associazione Noi per le Fraschette di Alatri, un gruppo di volontari che con caparbietà si è messo a ricostruire le storie di tantissimi concittadini uccisi e deportati dai nazifascisti durante la Seconda guerra mondiale, infatti, si è scoperto che Alfonso Passeri morì nel naufragio della nave Oria in Grecia il 12 febbraio 1944.

Il giorno prima il piroscafo salpò da Rodi per il Pireo ma non arrivò mai a destinazione perché il giorno successivo, esattamente 78 anni fa da oggi, affondò presso Capo Sounion, dopo essersi incagliato nei bassi fondali nei pressi dell'isola di Patroklos. A bordo c'erano circa 4.000 soldati italiani di cui se ne salvarono solo 37 ma l'alatrense non era tra questi.

I soccorsi, ostacolati dalle pessime condizioni meteo, infatti, furono davvero impossibili e portarono al salvataggio, oltre che dei pochi italiani, di appena 6 tedeschi, un greco, 5 uomini dell'equipaggio.

Nel 55, poi, i palombari greci lo fecero in pezzi per recuperare il ferro mentre i corpi di circa 250 naufraghi vennero trascinati sulla riva e finirono nelle fosse comuni.

Anche se i familiari non hanno un luogo fisico dove poter piangere il caro defunto, quantomeno adesso sanno cosa gli è capitato e che le sue spoglie sono disperse nel mar Egeo.

Le medaglie

Il lavoro dell'associazione Noi per le Fraschette' è balzato agli onori delle cronache nei giorni scorsi, in occasione della Giornata nazionale della Memoria festeggiata in Prefettura con la consegna di Medaglie d'Onore proprio ad alcuni dei familiari di questi soldati internati nei lager tedeschi, grazie alle difficili ricerche dei volontari alatrensi. E da questo impegno si è arrivati anche alla scoperta della triste fine del giovane alatrense Alfonso Passeri.

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Tutto è partito dal ritrovamento del foglio matricolare da cui sono state avviate le ricerche, ostacolate anche dal fatto che all'epoca molti nomi e cognomi venivano storpiati nelle trascrizioni, come infatti capitò nel caso di Alfonso Passeri, registrato sul giornale di bordo della nave con il cognome Passari, come risulta dal documento originale rinvenuto.

Grazie a queste ricerche, tra l'altro, il nome del soldato alatrense è stato aggiunto sul muro della memoria virtuale creato sul web proprio in memoria dei tanti naufraghi morti sul Piroscafo ORIA, anche se oggi questo archivio risulta temporaneamente inaccessibile online.
 

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