Alberi a rischio crollo, nessuno emette l'ordinanza: la strada resta chiusa

Alberi a rischio crollo, nessuno emette l'ordinanza: la strada resta chiusa
di Gianpaolo Russo
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Martedì 16 Maggio 2023, 09:41 - Ultimo aggiornamento: 16:45

Strada chiusa fino a data da destinarsi. A due giorni dalla caduta di un albero all'ingresso del tunnel di San Gerardo,a Frosinone, ancora non si sa quando e se riaprirà al traffico l'arteria. Domenica pomeriggio, poco dopo le 16, l'arbusto di grosse dimensioni è piombato sulla carreggiata. Solo per una frazione di secondi non è avvenuto il peggio. Un'auto in transito si è fermata poco prima del crollo.

L'albero caduto, un pioppo, è stato dapprima tagliato e poi i pezzi sono stati rimossi dai vigili del fuoco. Ma nello stesso punto, che ricade in parte in terreno privato e in altra in uno pubblico, ci sono altri due alberi ritenuti pericolosi che devono essere tagliati. E qui si apre la pagina della burocrazia e delle responsabilità.
I vigili del fuoco, senza un'apposita ordinanza da parte della polizia locale, non possono intervenire.

Per ora hanno solo provveduto a sfoltire la chioma. La polizia locale poteva riaprire la strada senza una perizia che accertasse o meno il pericolo? Il comandante Mauro Donato non se l'è sentita di riaprire al traffico l'arteria senza che un tecnico accertasse l'assenza di pericolo. Occorre quindi una perizia tecnica di un agronomo per capire se gli altri due alberi siano malati e pericolosi e necessitano di un taglio.


Il sopralluogo avvenuto ieri mattina ha accertato che ci sono altri due grossi pioppi da abbattere uno su terreno pubblico e l'altro su terreno privato. In quest'ultimo caso occorre una specifica ordinanza di urgenza per far provvedere al proprietario di operare la manutenzione. Se non interviene nello stretto giro di qualche giorno subentra il Comune che poi si rifarà delle spese.
Ma ad essere sorvegliato speciale è anche l'intero versante collinare sopra la galleria la cui stabilità del terreno va verificata. A complicare il tutto anche il maltempo che si è abbattuto in questi giorni e che durerà almeno fino a giovedì.

LA POLEMICA

Così ieri sera nessuno in Comune sapeva dire se e quando la strada riaprirà al traffico. Ma a finire sotto accusa sono ancora una volta sono i tempi e l'organizzazione dell'amministrazione. «Non è accettabile commenta il capogruppo del Pd, Angelo Pizzutelli che per due alberi si paralizzi una città. Quello che lascia interdetti è che non ci sia una cabina di regia per eventi di questo tipo. Siamo un Comune capoluogo e se succede qualcosa durante un giorno festivo i tempi si rallentano notevolmente e la macchina amministrativa è apparsa lentissima. Il Comune avrebbe dovuto rapportarsi subito con i vigili del fuoco e procedere alla rimozione di questi due alberi immediatamente. Dopo si sarebbe potuto creare una task force per l'esame e la messa in sicurezza idrogeologica per evitare un secondo viadotto Biondi o via Ciamarra. Non vogliamo fare demagogia ma alla giunta Mastrangeli chiediamo di accelerare. Da molti residenti di via Vincenzo Ferrarelli mi sono arrivate sollecitazioni per chiedere al comune di verificare lo stato del versante collinare. Ma la macchina comunale mi sembra che stia andando un po' troppo a rilento».
In città sono diverse le situazioni di questo tipo. Alberi alti ed anche inclinati "minacciano" di finire sulle strade. Occorrerebbe davvero una task force per mappare queste situazioni ed eliminare i pericoli (siano essi provenienti da terreni pubblici che privati) prima del verificarsi di queste cadute che sembrano già annunciate.
Gianpaolo Russo
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