Accusa (falsamente) il rivale di essere un untore: finisce sotto inchiesta

Il Tribunale di Frosinone
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Lunedì 19 Ottobre 2020, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 16:27

Come distruggere in poco tempo la reputazione di un commerciante? Spargere la voce in giro dicendo che ha il Covid. E’ quanto accaduto ad un negoziante di 50 anni residente a Guarcino il quale ha fatto scattare la denuncia per diffamazione nei confronti di un collega che gestisce un negozio poco distante dal suo. Al momento il denunciato è stato iscritto sul registro degli indagati. 

Tornando all’insolita vicenda, il commerciante ha scoperto per caso che un suo collega, forse geloso del fatto che nonostante il lockdown fosse riuscito a risalire la china facendo ogni giorno dei buoni incassi, aveva messo in giro la notizia che si era ammalato di coronavirus e che dunque per i clienti era meglio evitare di entrare in quel negozio perché avrebbero potuto contagiarsi. Addirittura, sempre secondo quello che era stato riferito al commerciante, tutti sapevano che a causa di questa grave patologia l’uomo era stato ricoverato. Il cinquantenne , ignaro di tutto , aveva notato un improvviso calo nelle vendite, ma certo non pensava che fossero scaturite da quel pettegolezzo di pessimo gusto.

L’arcano si è scoperto quando un suo amico nel vederlo per la strada gli aveva detto di essere molto contento di averlo trovato in buona salute.

L’uomo a quel punto è caduto dalle nuvole. Grazie a Dio era sempre stato bene, perché l’amico si interessava particolarmente al suo stato di salute? Incuriosito aveva iniziato a fargli domande. E l’altro per tutta risposta gli aveva detto quanto riferito dal negoziante invidioso.

E cioè che lui aveva avuto il Coronavirus e che addirittura aveva cercato di insabbiare la malattia per evitare dei cali nelle vendite. Quanto riferito dall’amico ha mandato il 50enne su tutte le furie. Lui, che non aveva mai avuto nemmeno una linea di febbre durante il periodo di chiusura delle attività commerciali, era passato come un untore. E questo non poteva tollerarlo. Così ha fatto scattare la denuncia. A conclusione delle indagini l’uomo è stato iscritto sul registro degli indagati per il reato di diffamazione. Ed anche se la storia del Covid 19 fosse stata vera, il negoziante sarebbe stato comunque passibile di denuncia in quanto avrebbe violato la legge sulla privacy.
 

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