Accoglienza: sala gremita
alla presentazione del libro
"Destinazione nessuna"

Accoglienza: sala gremita alla presentazione del libro "Destinazione nessuna"
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Mercoledì 23 Ottobre 2019, 21:12 - Ultimo aggiornamento: 21:23
Grande la partecipazione, presso il Palazzo della Provincia, alla presentazioned el libro  "Destinazione nessuna" del dottor Raoul Parlanti.
Al termine, l'autore  Raoul Parlanti (medico di famiglia) ha commentato:
Grazie, grazie davvero amici. Grazie a chi è venuto, a chi mi ha scritto, a chi mi ha telefonato, a chi mi è stato vicino e mi ha permesso di passare due tra i giorni più belli della mia vita. Sabato, alla presentazione del mio ultimo libro,c'era veramente tanta gente. Eppure non avevo avuto modo di fare una campagna di informazione accurata. C'era la presenza delle istituzioni con il patrocinio di regione e provincia e la presenza fisica del consigliere provinciale con delega all'ambiente Vincenzo Savo, che ha ricordato il mio impegno in campo sociale ed ambientale di cui restano tracce su documenti ufficiali istituzionali. C'era il mondo scientifico e della ricerca, rappresentato al massimo livello dalla dott.sa Maria Francesca Depandis, neurologa, responsabile del centro Parkinson del San Raffaele di Cassino, dalla dr.sa Valeria Levi Della Vida, responsabile dell'assoc. Azione Parkinson Ciociaria, da Damiano Tassone, direttore sanitario, in rappresentanza del gruppo "San Raffaele" , colosso nella Sanità Italiana, associazioni, come quella contro il diabete. C'erano anche il  sindaco di Falvaterra, Francesco Piccirilli, e, attraverso un rappresentante, il vice sindaco di Montesilvano che sta cercando di riportare in un'assemblea di sindaci abruzzesi, la proposta di Selmia, la protagonista del libro "Destinazione nessuna". C'è stata la letteratura attraverso i commenti dei prof. Antonio Martino e Marcello Carlino , che hanno spaziato nei rapporti tra il mio libro e il Verismo. C'era il mondo dello spettacolo attraverso l'attrice Gabriella Silvestri, che ha dato vita e anima ad alcuni brani del libro, e il regista Stefano Reali. C'era lei, Selmia (Luisette Di Bella Lopez), la protagonista delle vicende raccontate, in forma romanzata, nel libro. Ci sono stati, soprattutto, sabato e domenica, il mio settantesimo compleanno, i miei parenti, gli affetti che rappresentano ll senso stesso della vita. Ed io, che mi sono sempre definito "Medico di Famiglia", tra gli affetti comprendo anche tutti i miei pazienti che, negli anni, sono diventati a me familiari. Da parte mia ho voluto ricambiare lasciando un libro che ho dedicato a mia nipote Bianca, ma che mi racconta a tutti. Soprattutto ho voluto dimostrare che c'è gente che, quando dice "il ricavato della vendita del mio libro "Buona sera mister Park" andrà alla ricerca scientifica contro le malattie neurodegenerative, poi consegna il bonifico di cinquemila euro a chi , nel territorio, questa ricerca la fa.
Nel post di ieri ho saltato una parola. Selmia INTERPRETATA da Luisette Di Bella Lopez. Non so quanti si siano chiesti se la ragazza che ha letto la relazione fosse veramente la protagonista della terribile storia raccontata. Forse molti non ci hanno creduto perché siamo portati a pensare che cose così accadano solo a poco civili, in fondo poco umani, soggetti provenienti d un altro mondo che poco ci riguarda. Invece molti di quei soggetti non solo sono sensibili come noi, ma sono colti, civili , laureati, affettuosi con i propri figli che vedono annegare o torturare davanti ai loro occhi. Provate a pensare ad un cuccioletto di uomo, vostro nipote, ad esempio, che alza una mano fiducioso per chiedere aiuto e si trova colpito da un calcio, che chiede aiuto al padre e non ha risposta perché il padre sta annegando o è legato a fianco a lui. Romanticismo da libro Cuore? E allora dove sta l’umanità, che posto attribuire a questa parola? Credo che un adulto debba chiedersi non di chi è la colpa se un bambino muore , ma se c’é qualcosa che possiamo fare per impedirlo. Ebbene il libro “Destinazione nessuna” sostiene che una diversa strategia con i migranti è possibile, che è possibile che essi si mantengano da soli, apportando grossi benefici anche a chi li ospita. Il libro non propone ricette pronte, ma solo ricerca universitaria mirata alla risoluzione dei problemi del mondo invece che a scaricarli su qualcun altro. Ed in tal senso propone una traccia da seguire. Perché, se si marcia verso lo scontro, è difficile trovare le soluzioni e, se si marcia vero la collaborazione, è più facile vedere le opportunità.
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