Accusa di abuso d'ufficio, assolto l'ex presidente della Comunità montana Gianluca Quadrini

Gianluca Quadrini
di Roberta Pugliesi
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Venerdì 13 Maggio 2022, 09:11

Abuso d'ufficio alla Comunità montana: assolto, perché il fatto non sussiste, Gianluca Quadrini, presidente della Commissione ambiente della Provincia di Frosinone. Per l'ingegnere finisce un incubo durato sei anni. «La giustizia esiste», queste le prime parole pronunciate dal presidente del gruppo provinciale della Lega Salvini Premier dopo che il suo avvocato Lara Capitanio gli ha comunicato la sentenza.

Era imputato per abuso d'ufficio per fatti risalenti all'epoca in cui era presidente della XV Comunità montana di Arce; la vicenda risale al 2016 e riguardava atti adottati dall'ente montano, in particolare alcune delibere che secondo l'accusa avrebbero dovuto favorire suoi conoscenti.

Tutto era partito da una denuncia dell'ex presidente dell'ente montano che insieme ad una dipendente avevano offeso pubblicamente Quadrini nella campagna elettorale per le Comunali ad Arpino del 2018.

L'assoluzione di Quadrini, maturata ieri con formula piena («il fatto non sussiste») da tutte le accuse sollevate nei suoi confronti, chiude una pagina «che ha creato immotivatamente allo stesso - dichiara Quadrini - problemi politici e personali. Sono molto contento e pienamente soddisfatto della sentenza che mi assolve con nettezza dal reato di cui ero accusato, abuso d'ufficio, e posso riaffermare che, la mia azione amministrativa, è sempre stata improntata alla correttezza e all'interesse della comunità ed il collegio del Tribunale di Cassino presieduto dal dott. Marco Gioia che ringrazio per l'attenta analisi della mia questione lo ha riconosciuto. Ho subìto attacchi politici e personali, alcuni alimentati da cattiveria e cinismo: l'assoluzione mi scagiona pienamente ma non mi risarcisce del fango che mi è stato gettato addosso e soprattutto questo mi spinge ad impegnarmi ancora di più in politica».

Quindi parole di gratitudine per il suo legale che come strategia processuale ha chiesto di far acquisire tutti gli atti della pubblica accusa accorciando l'istruttoria affinché si procedesse subito alla discussione: «Così è stata dimostrata la piena mia innocenza nonostante il processo si sarebbe prescritto di qui a pochi mesi e quindi di fatto sarebbe decaduto, una strategia audace ma sincera che ha chiarito subito tutto». Infine Quadrini ringrazia la famiglia e gli amici e tutti coloro che in questi lunghi anni non gli hanno mai fatto mancare solidarietà ed affetto.
 

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