Accusato di abusi sulle alunne ma era innocente, prof torna in cattedra: «Sono di nuovo un uomo libero»

Accusato di abusi sulle alunne ma era innocente, prof torna in cattedra: «Sono di nuovo un uomo libero»
di Emiliano Papillo
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Sabato 20 Maggio 2023, 07:57 - Ultimo aggiornamento: 08:28

«Aspettavo questo momento sin da quando sono iniziati i miei guai. Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato questo giorno perché, nonostante tutto, ho sempre avuto fiducia nella giustizia». Non nasconde la propria emozione Salvatore Iacoboni, 63 anni, di Ceccano. Nei giorni scorsi è tornato a fare il suo lavoro: il professore. Dalla cattedra era stato allontanato due anni fa quando su di lui era piombata una condanna a tre mesi e mesi di reclusione per violenza sessuale ai danni di quattro alunne.

I GUAI GIUDIZIARI

I fatti risalivano agli anni 2014-2015, quando Iacoboni, docente di matematica e scienze, insegnava in una scuola media di Vallecorsa. Il 63enne, dopo la condanna che risale al gennaio del 2021, è stato anche sospeso dal servizio.
In secondo grado, però, le pesantissime accuse sono cadute. La sentenza della Corte d'Appello di Roma è arrivata nel gennaio scorso: assolto per non aver commesso il fatto. Secondo i giudici tutto il caso sarebbe nato per un fraintendimento. Gli atteggiamenti goliardici del professore, che per scherzare con le alunne le aveva toccate, erano stati male interpretati Gesti, involontariamente inopportuni, ma comunque non tali da poter essere considerati una forma di abuso sessuale.
Dopo il deposito della sentenza e delle motivazioni, ora è arrivato anche il decreto di riammissione al servizio del Ministero dell'Istruzione. Iacoboni ha ripreso il ruolo in una scuola media di Ceccano. «Varcare la soglia dell'istituto mi ha fatto sentire finalmente un uomo libero», racconta il docente
Gli anni delle indagini, dei processi e della sospensione dal lavoro non sono stati facili. La famiglia, in particolare la moglie, gli è stata sempre accanto.

Non ha mai dubitato della sua innocenza e gli ha dato la forza nei momenti più bui. Perché, è inutile negarlo, ci sono stati anche quelli. A far venire fuori la verità nelle aule di giustizia hanno pensato i suoi legali, gli avvocati Roberto Borgogno e Alfonso Musa. Nel frattempo, però, Iacoboni non si è lasciato sconfiggere dall'apatia. Ha continuato a studiare, ad aggiornarsi, aspettando il giorno della verità che sapeva prima o poi sarebbe arrivato.

LA TESTIMONIANZA

«Sono emozionato - racconta il professore - Ho sofferto tanto in questi anni perché senza insegnamento non posso vivere, più che un lavoro è una missione. Nonostante tutto ho sempre avuto fiducia nella giustizia e nei miei avvocati. Ho provato una forte emozione nel varcare la soglia dell'istituto dopo tante e ingiuste sofferenze. Mi mancava l'insegnamento ed il rapporto con gli alunni perché è da sempre parte integrante della mia vita. Aspettavo con impazienza il mio ritorno fra i banchi perché, nonostante tutto, sapevo che sarei tornare a fare il professore».

Nella scuola media di Ceccano il professore Iacoboni aveva lavorato già prima della sospensione. «Con i ragazzi ho avuto sempre un rapporto ottimo, lo stesso con i colleghi», aggiunge il docente.
Ripreso il possesso della cattedra, il professore di Ceccano sta ora affrontando anche gli aspetti economici legati alla sua vicenda giudiziaria. Con la sospensione dal servizio poteva beneficiare del livello minimo dello stipendio, circa 500 euro. Ora, attraverso l'avvocato Silvana Marella, ha presentato istanza per ottenere il pagamento degli arretrati.
 

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