Sanremo 2021, Noemi porta sul palco «la nuova me»

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«Come descriverei la nuova Noemi? Appassionata, consapevole e... rossa, quello non cambierà». È una Noemi con una nuova, potente energia quella che si appresta a calcare il palco dell'Ariston portando in gara al 71mo Festival di Sanremo il brano 'Glicinè, scritto dalla giovane e talentuosa Ginevra Lubrano, Francesco Fugazza, Tattroli e Dario Faini. Un momento di rinnovamento profondo, quello della cantante romana, al secolo Veronica Scopelliti, che lei racconta così: «Sono partita da me, dalla mia testa e dalla voglia di fare chiarezza e di mettermi a fuoco come artista e come persona. Mi sembrava di aver perso la messa a fuoco su di me, sul mio corpo, e sono ripartita dal mio equilibrio mentale, cercando di capire cosa volevo cambiare». Una volta riuscita a fare «questa pulizia su di me, ho recuperato la passione anche sulla mia musica, mi sono messa al lavoro per far sì che quello che avevo in mente diventasse realtà. Il mio corpo l'ho fatto tornare com'era, atletico e sano, e anche musicalmente ho cercato di uscire fuori dal mio guscio, sono entrata in contatto con l'underground, che io ascoltavo molto, ed è stato un modo molto bello per far entrare in contatto il pop e l'underground. Entrando in contatto con persone nuove, sono riuscita a ridefinire la mia identità musicale», spiega Noemi. 'Glicinè si inserisce proprio nel solco di una nuova sonorità, anche vocale. «È un brano potente -dice l'artista- Profondo, e nello stesso tempo contemporaneo. È uno dei pezzi che mi hanno fatto conoscere Ginevra ed è un pezzo con cui ho capito che potevo avvicinarmi ad un fraseggio diverso, ad una melodia diversa, anche vocalmente». E racconta un'aneddoto: «C'è una frase della strofa durante la quale, mentre provavo, la voce mi si è 'giratà da sola in un falsetto mentre io l'avrei cantata a voce piena. Ho capito in quel momento che anche se queste canzoni erano diverse da me, potevo farlo, potevo cambiare»