Velletri, rivolta in carcere contro il decreto governativo che vieta i colloqui, scontri e incendio all'interno del penitenziario

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Velletri, è stata sedata dopo 3 ore circa di violenti scontri la rivolta di circa 250 detenuti, del carcere di via Cisternense, all'interno della struttura vecchia scoppiata intorno alle 14. Circa 150 agenti di polizia e carabinieri, dei vari commissariati dei Castelli Romani e dei reparti mobili, sono entrati insieme ai vigili del fuoco di Velletri, per sedare la sommossa e per spegnere gli incendi scoppiati dal primo al terzo piano, che sono andati distrutti. Addosso aglia agenti della penitenziaria, della polizia e ai carabinieri entrati in tenuta antisommossa è arrivato di tutto, termosifoni, bombolette incendiarie, vetri, bottiglie, acqua lanciata dagli idranti, estintori, piatti, bicchieri e molto altro materiale. Diversi gli agenti e i carabinieri contusi, per puro caso non gravi, ora rimane la sorveglianza interna ed esterna nel perimetro del carcere da parte di polizia e carabinieri, dei vigili del fuoco con alcuni mezzi e dei reparti mobili antisommossa delle forze dell'ordine, coadiuvati dai colleghi di zona, a sostegno della polizia penitenziaria che già da stamattina stava tenendo la situazione sotto controllo. Foto Luciano Sciurba-Giorgia Fagiolo