Palazzo Barberini, l'apertura delle nuove sale: ecco quali sono

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Si respira davvero una nuova aria a Palazzo Barberini. Sarà per quei finestroni eleganti che sono stati riaperti lungo l'ala Nord del primo piano che offrono scorci inediti sui giardini. E sarà per il restauro delle dieci grandi sale intrecciate tra di loro da corridoi monumentali che gareggiano a suon di volte affrescate. Nuova luce e ossigeno, verrebbe da dire, in questo scrigno di meraviglie dove sfilano ottanta opere che raccontano in un concerto sinfonico di capolavori lo splendore del tardo 500 e l'ebbrezza del 600. A partire dal genio ipnotico e furente, tragico e seducente di Caravaggio, con la nuova mise-en-scene della sua Giuditta che proietta lo spettatore nella complessità naturalistica della sua arte. Armonie e contrappunti, un perfetto gioco di equilibri per questo nuovo allestimento sotto la regia della sua direttrice Flaminia Gennari Santori che, tassello dopo tassello, sta riscrivendo con classe e acume la personalità di questa istituzione. Da non perdere, allora, l'inaugurazione di oggi che avrà il tono di una speciale festa dalle 18 alle 21. Lo sguardo vola, sollecitato dalle continue sorprese di fregi e volte, fino ad essere rapito dalla forza dei quadri. Tintoretto e Carracci, Domenichino e Guercino, El Greco e quella Donna con turbante, presunto ritratto di Beatrice Cenci, di Ginevra Cantofoli attribuita a lungo a Guido Reni. Palazzo Barberini, via delle Quattro Fontane 13, martedì-domenica
(di Laura Larcan)