Cabine e strutture in muratura crollate, chioschi rimasti sulle palafitte che potrebbero venire giù da un momento all'altro per il mare che continua a scavare nella sabbia. È la devastazione con cui stanno facendo i conti i balneari della costa di Levante a Ostia. Ieri, complice il bel tempo, la conta dei danni ancora provvisoria da parte degli imprenditori che puntano il dito contro i lavori, partiti a maggio scorso interrotti più volte e non ancora terminati, che invece di tutelare gli arenili dall'erosione hanno invece accelerato il fenomeno. «Se per una libecciata nemmeno tanto forte abbiamo subìto crolli e danni così grandi dicono con la prima vera mareggiata rischiamo di perdere lidi interi».
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