Fiumicino, dopo la chiusura del geyser, ripresi i lavori di sondaggio per la costruzione del nuovo cavalcavia

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Di Umberto Serenelli 

 Funziona la nuova viabilità urbana giunta in soccorso al viadotto dell’aeroporto di Fiumicino chiuso per motivi di sicurezza. Interdetta lo scorso lunedì a causa di un geyser, spuntato alla base di una pila e a seguito di perforazioni del sottosuolo, la soprelevata è stata subito oggetto di attenzione da parte dell’Anas. Immediatamente l’azienda ha predisposto le prove di carico sulla struttura in cemento armato e valutato la criticità delle colonne che sostengono l’impalcato. Da un primo esame sembra che il viadotto non presenti cedimenti strutturali e una volta valutati gli elaborati dai tecnici non si esclude che possa essere riaperto alla viabilità prima dell’annunciato 21 dicembre. Ieri, intanto sono proseguiti i sondaggi del terreno, giunti a quattro, su cui poggiare la base del viadotto che l’Anas dovrà ricostruire. In attesa di certezze c’è stupore a Fiumicino perché non si sono affatto registrate le paventate file di auto dirette allo scalo oppure in direzione Ostia. È anche vero che le attività lavorative al Leonardo da Vinci sono ridotte al minimo e non sono neppure molti i pendolari lidensi che si recano nella Capitale percorrendo l’autostrada Roma-Aeroporto. Disagi al minimo quindi per gli automobilisti provenienti dal X Municipio che sono costretti solo a rallentamenti sul viale dell’Aeroporto, lungo la via Portuense e sul Corridoio C5, prima di accedere alla viabilità interna allo scalo. Al contrario si crea qualche difficoltà alle rotatorie su via Portuense dove converge il traffico di Fiumicino città e quello proveniente da Porto. «Il percorso alternativo studiato dal dicastero dei Lavori pubblici – precisa l’assessore Angelo Caroccia – ha mostrato la sua efficacia visto che il traffico procede spedito senza alcun intoppo. Certo con le attività aeroportuali a regime le cose cambieranno: speriamo quindi che venga riaperto quanto prima il viadotto».