Castelli Romani, controlli per coronavirus, molte denunce per inottemperanza del decreto. Foto Luciano Sciurba

foto
Castelli Romani, fioccano le denunce per la violazione del decreto governativo di stare a casa, sono stati fermati e denunciati una trentina di cittadini solo nel primo giorno di decreto in vari comuni . A Frascati, 15 le denunce penali (con sanzione accessoria di 206 euro) operate dai carabinieri per l'inottemperanza delle disposizioni su nuovo decreto coronavirus. Sempre a Frascati la polizia locale ha dovuto sgomberare il parco pubblico di villa Torlonia, pieno di amanti del jogging e delle passeggiate all'aperto e diffidato alcuni negozianti privi di guanti e mascherine. A Castelgandolfo i carabinieri hanno denunciato per le violazioni al decreto 2 due ragazzi romani che in auto si erano recati a fare una "gita" ai Castelli. A Cecchina i carabinieri della locale stazione hanno proceduto a denunciare per divulgazione di notizia falsa, una volta accertata che la notizia non era vera, i gestori di un sito locale, che nei giorni scorsi aveva pubblicato la notizia di una morte per coronavirus . A Genzano la polizia locale ha operato per tutta la giornata fermando oltre 100 cittadini in giro senza valido motivo, con auto, bicicletta, cane al seguito, in moto e a piedi, identificandoli e diffindandoli ad ottemperare al decreto "Io resto a casa". Anche in altri comuni dei Castelli Romani, sono stati fermati molti automobilisti, ciclisti e pedoni in transito, molti dei quali, non avendo l'autocertificazione valida sono stati denunciati e sanzionati penalmente .  Ad Albano un cittadino rumeno di 40 anni residente a Velletri, è stato trovato dagli agenti della polizia locale mentre beveva una bottiglia di vino completamente ubriaco nel parco della rimembranza. E' stato denunciato e sanzionato penalmente e invitato a tornare nella sua residenza. I controlli continuano anche nei prossimi giorni e sono molto rigidi e regolari con molti varchi. Lunghe file si sono registrate alle farmacie e domani nella Diocesi di Albano porte chiuse del tutto anche per le chiese per decreto del vescovo. Poche le attività lavorative svolte sul territorio, solo quelle strettamente necessarie e autorizzate, scene spettrali e di deserto in vari luoghi turistici del territorio .  Foto Luciano Sciurba