Castel Gandolfo, la vasta e impegnativa operazione di rimozione delle bombe a mano e proiettili di mortaio al lago è stata portata a termine stamattina dai Palombari del nucleo Sdai del Comsubin di Napoli, unitamente agli artificieri dell'Esercito Sesto Reggimento Genio Pionieri di Roma.
Le bombe erano state segnalate ai carabinieri a pochi metri dalla riva in acqua alcuni giorni fa da alcuni bagnanti. Sono una cinquantina, piu numerose munizioni di mitragliatori e fucili della Seconca Guerra Mondiale, ancora offensive, intatte e piene di polvere esplosiva dopo circa 75 anni. Sono state recuperate dai palombari della Marina Militare di Napoli, messe in sicurezza in un contenitore specifico e consegnate agli artificieri dell' Esercito per il brillamento che è avvenuto in una zona isolata specifica ai Pratoni dei Vivaro, sempre ai Castelli Romani. Presenti sul posto anche i guardiaparco dei Castelli Romani, i carabinieri della locale stazione, che hanno curato la sicurezza della zona e i sanitari della Croce Rossa Militare di Roma.
L'operazione è durata per tutta la mattinata, e l'area del porticciolo del lago, è stata transennata, delimitata e interdetta al transito dei bagnanti e imbarcazioni dalla protezione civile di Castel Gandolfo.
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".