Il padre lo chiama prima di suicidarsi, ma lui non risponde: «Il mio più grande rimpianto»

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Il telefono squilla, lo schermo si illumina, è suo padre. Chris non risponde: ha 20 anni, è al lavoro e pensa che poteva richiamarlo dopo. Ma "dopo" è troppo tardi: poche ore dopo il telefono squilla  di nuovo e questa volta una voce lo avvisa che suo padre si è tolto la vita. «Quel giorno abbiamo scoperto che da anni mio padre lottava contro la malattia mentale. Ho passato la vita a chiedermi come sarebbe andata se avessi risposto a quella chiamata» racconta Chris Door al Daily Mail.

All'epoca Chris aveva 20 anni e suo padre 44. Una chiamata mancata che ha segnato la sua vita, tanto che ora, 10 anni dopo si impegna per divulgare la consapevolezza e la sensibilizzazione sulle malattie mentali e la depressione per aiutare altre persone come suo padre. «Anche se ho accettato la morte di mio padre, il mio più grande rimpianto nella vita è non aver risposto a quella telefonata per potergli rire quanto lo amo e che lo avremmo aiutato a superare qualunque cosa stesse combattendo».