Putin, il discorso alla parata del 9 maggio: «Il nostro è stato un atto preventivo, una decisione necessaria e assolutamente giusta»

foto

«Compagni ufficiali, sottoufficiali, compagni, generali e ammiragli, mi congratulo con voi per il 77esimo anniversario della grande vittoria. Anche ora in questi giorni voi combattete per la nostra gente nel Donbass, per la sicurezza della nostra patria». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin aprendo il suo discorso per la giornata della vittoria. «Mi rivolgo alle nostre forze armate e alle milizie del Donbass: voi combattete per la sicurezza patria e per il futuro», affinché «non ci sia posto nel mondo per i criminali nazisti» ha aggiunto.

«L'aggressione nelle nostre terre storiche della Crimea è stata una minaccia ai nostri confini, inammissibile per noi. Il pericolo è cresciuto ogni giorno, il nostro è stato un atto preventivo, una decisione necessaria e assolutamente giusta» ha detto Putin, che tuttavia ha sottolineato che «l'orrore di una guerra globale non si deve ripetere». «La Russia è sempre stata favorevole alla creazione di un sistema indivisibile per la sicurezza, ma la Nato non ha voluto ascoltarci», ha accusato il presidente russo durante la parata per il giorno della vittoria sulla Piazza Rossa. Sfilate con la Z e la V al braccio dei soldati e sui veicoli militari, simbolo dell'aggressione all'Ucraina, si sono viste oggi in gran quantità nella parata a Ekaterinburg, principale centro industriale della regione degli Urali ma soprattutto ricordata perché nella notte tra il 16 e il 17 luglio 1918 furono fucilati l'ultimo Zar Nicola II e i suoi familiari.

Putin, l'ambasciatore Sessa: «Il discorso dimesso? Un'occasione per la diplomazia»