«Quando ho iniziato a lavorarci non sapevo affatto come sarebbe andata». La voce di Arianna Minoretti, ingegnere comasco di 39 anni a capo della ricerca norvegese sul ponte di Archimede, è quella di chi è molto orgoglioso del proprio lavoro. «Ho accettato la sfida e me ne sono presa la responsabilità - racconta mentre sta raggiungendo l’ennesima riunione del suo team di ricerca - ora posso dire che è stato un successo».
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