È salito ad almeno 65 morti il bilancio delle vittime degli incendi che stanno divampando nelle zone boschive del nord dell'Algeria, tra questi si contano 28 soldati e 37 civili. Altri 12 soldati sono ricoverati in condizioni che vengono giudicate gravi. E mentre il governo di Algeri ha dispiegato l'esercito per cercare di far fronte all'emergenza, il presidente Abdelmadjid Tebboune ha proclamato tre giorni di lutto nazionale per commemorare le vittime e sospeso tutte le attività statali, tranne quelle legate direttamente agli incendi. La zona più colpita è quella di Tizi Ouzou, il distretto
più grande della regione della Cabilia, dove le case sono andata in fiamme e i residenti sono fuggiti per rifugiarsi in alberghi, ostelli e alloggi universitari nelle città vicine. Il governo ha promesso che risarcirà le persone colpite. Il ministro degli Interni, Kamel Beldjoud, ha puntato il dito contro i piromani sottolineando che l'origine di un tale numero di incendi tutti insieme non può che essere dolosa.
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