Guardia Costiera libica spara contro tre pescherecci italiani. Ferito il comandante dell'Aliseo

foto

Il comandante di un peschereccio italiano, l'Aliseo, sarebbe rimasto ferito da colpi sparati da una motovedetta della Guardia Costiera libica circa 75 miglia a nord est di Tripoli. In particolare, la Guardia costiera libica avrebbe esploso alcuni colpi di arma da fuoco di avvertimento intimando all'Aliseo e a ad altri due pescherecci, tra cui l'Artemide, di fermarsi. La nave Libeccio della Marina Militare sta ora intervenendo in soccorso del marinaio italiano ferito.
Il Libeccio, che si trovava a poche miglia dalle due imbarcazioni italiane, è stata autorizzata dai libici ad approntare il soccorso. I due motopesca sono stati rilasciati.

 

 

Comandante ferito ad un braccio

 

È stato ferito ad un braccio il comandante del peschereccio Aliseo, uno dei tre della flotta di Mazara del Vallo verso i quali sono stati sparati alcuni colpi d'avvertimento da parte di una motovedetta Libica. La notizia è stata comunicata alla fregata Libeccio appena la nave della Marina ha raggiunto la zona in cui si trovavano i motopesca.

 

Pescherecci erano in zona «ad alto rischio»

 

Erano dunque tre i pescherecci italiani che si trovavano in una zona definita «ad alto rischio» verso i quali una motovedetta libica ha sparato alcuni colpi di avvertimento che hanno ferito il comandante di una delle tre imbarcazioni. Lo ricostruisce la Marina Militare che sta ancora operando nella zona - 35 miglia a nord della costa di Al Khums - e che è intervenuta con la fregata Libeccio. Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini è costantemente aggiornato sugli sviluppi della situazione.

 

Liberato il motopesca Aliseo

 

Il motopesca Aliseo è stato liberato. Lo ha confermato Alessandro Giacalone, armatore del mezzo e figlio di Giuseppe, il comandante rimasto ferito lievemente. Il giovane ha avuto conferma tramite una telefonata con un cellulare satellitare ricevuta dal fratello Giacomo, attualmente a bordo dell'Anna Madre, l'altro peschereccio della società, che si trova anch'esso in battuta di pesca. L'Aliseo è già in navigazione verso le coste siciliane.

Sono sette i membri d'equipaggio che si trovano a bordo, insieme allo stesso Comandante: «Ho notizie che a bordo ci sono i militari italiani che lo stanno medicando», ha detto Alessandro Giacalone,.

 

Il sindaco di Mazara del Vallo: «Senza soluzione il morto prima o poi ci scapperà»

 

«Il morto, prima o poi, ci scapperà. Ne sono certo. Perché fino a quando non si troverà una soluzione a questo problema i pescatori saranno sempre in pericolo in quella zona». Lo ha detto all'Adnkronos il sindaco di Mazara del Vallo (Trapani), Salvatore Quinci, parlando del comandante ferito dalla Guardia costiera libica.

 

Urso: «Secondo episodio in pochi mesi, il Governo riferisca»

 

«Chiediamo che il Governo italiano venga in Aula a fine seduta a riferire su quanto accaduto relativamente ai due pescherecci.- queste le parole del senatore di Fratelli d'Italia Adolfo Urso - Si tratta del secondo episodio in pochi mesi e pretendiamo che il Governo ci riferisca nel merito». 

 

«Migranti picchiati in mare dalla guardia costiera libica»: la video-denuncia di Sea Watch

 

Sette mesi fa circa, infatti, già due pescherecci erano finiti nel mirino della Guardia Costiera libica. L'episodio si era tradotto nel sequestro di 18 pescatori di Mazara Del Vallo, da parte delle milizie libiche, a circa 40 miglia a Nord di Bengasi, in acque internazionali, perché accusati di aver pescato in acque libiche.
«Me l'aspettavo che sarebbe successo.- È la denuncia di Fayrouz Hedi Ben Thameur, figlia e fratello di due pescatori che a settembre furono sequestrati- Forse il governo aspetta il morto. Noi ancora stiamo aspettando gli indennizzi promessi dal governo»

 

Marò, un milione all'India per chiudere il caso: la procura di Roma vuole fare chiarezza

 

La Marina libica, che controlla la Guardia costiera, smentisce però di aver sparato «contro» i pescherecci italiani ma ammette che sono stati esplosi «colpi di avvertimento in aria» per fermare imbarcazioni da pesca che a suo dire avevano sconfinato in acque territoriali libiche. «Non ci sono stati colpi esplosi contro imbarcazioni, ma colpi di avvertimento in aria», chiarisce il commodoro Masoud Ibrahim Abdelsamad, portavoce della Marina libica senza fornire per il momento ulteriori dettagli sull'incidente.