Il governo britannico di Boris Johnson non prevede al momento il ricorso ai riservisti dell'esercito per far fronte alla crisi della benzina innescata dal rallentamento delle forniture verso la rete dei distributori di carburante in seguito alla mancanza parziale di autisti di camion registratasi nel Regno Unito più che altrove in queste settimane. Questo sarebbe il risultato delle conseguenze della Brexit oltre che di quelle comuni a vari Paesi europei del dopo pandemia. Ad affermarlo è un portavoce di Downing Street, a margine di una riunione ad hoc del consiglio dei ministri, ridimensionando un'ipotesi fatta circolare dai giornali.
Brexit, nuove regole per merci dall'Europa dall'1 ottobre: ma i controlli sono rinviati
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