Salvini, tensioni nella Lega dopo il voto: a fine ottobre i congressi locali

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La Lega non celebrerà un congresso nazionale ma avvierà il percorso per il rinnovo degli organi locali. Lo si legge in una nota del partito. «C’è rammarico per la percentuale raggiunta, che si sperava migliore e che molti hanno spiegato con la convivenza forzata con Pd e 5Stelle - si legge -  È emersa soddisfazione per i 95 parlamentari eletti (che Salvini riunirà giovedì pomeriggio a Roma). In apertura è stato sottolineato il calendario di tutti i congressi da celebrare nelle città entro la fine di ottobre: ad oggi sono già stati rinnovati ed eletti 767 segretari cittadini sui 1.367 totali (quasi il 60%), a seguire verranno rinnovati anche tutti i segretari provinciali e, a seguire, quelli regionali. Già fissata per domenica 20 novembre l’assemblea di tutti gli iscritti della provincia di Bergamo (dove sono stati già rinnovati tutti i segretari cittadini) con l’elezione del nuovo segretario provinciale alla presenza del segretario Matteo Salvini».

La tensione dopo le elezioni politiche 2022 è ancora tangibile nel Carroccio. In Lombardia è partita la raccolta di firme per la convocazione del congresso della Lega Lombarda: l'ex segretario del movimento regionale Paolo Grimoldi lo ha annunciato dopo le critiche ieri per il risultato elettorale. «Ho chiesto, qualcuno ha travisato il nome, le dimissioni del commissario regionale. Come detto parlo solo di quello che conosco: Lombardia. Da oggi - spiega - raccogliamo le adesioni, informalmente, ma diamo un piccolo segnale: basta un messaggio o un sms - pubblico o privato - se volete la convocazione del nostro congresso. Serve un momento di confronto per dare voce a tutti. Se chiedere democrazia, confronto e rappresentanza è una colpa, mi dichiaro colpevole. Ma qualcuno ha sbagliato ugualmente». Anche della mancata elezione di Umberto Bossi, Grimoldi chiede conto. «Si dovrebbe smettere di chiedere ai militanti solo di fare gazebo e sarebbe servito maggior rispetto di persone, territori e della nostra Storia - aggiunge l'ex parlamentare - il Congresso in Lombardia nel 2023? Mi pare tardino per fare il punto politico-elettorale e sappiamo benissimo che, a causa delle regionali, verrebbe poi rimandato al 2024. Oggi - per esempio - c'è il consiglio federale: la Lombardia non avrà rappresentanti eletti che possano dare il parere dei nostri amministratori, militanti e territori».