Fase 2 e pausa pranzo: ecco la struttura che permetterà di pranzare in sicurezza pensata da una startup

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Mense e bar presi d’assalto in pausa pranzo probabilmente saranno per ancora molti mesi un lontano ricordo. E’ infatti molto probabile che, in una fase due in cui alcune attività produttive riapriranno, il modo in cui vivremo la pausa pranzo sarà molto diverso. Se qualcuno già pensa alla 

Streeteat (http://www.streeteat.it/), la startup fondata nel 2015 da Giuseppe Castronovo, nata come un aggregatore di food truck, ha creato Delò, il primo locker che permette, a chiunque lo abbia installato nei propri uffici, di scegliere il piatto che più preferisce, trovandolo in poco tempo nello scomparto assegnatogli.

Il concept di Delò, disponibile dal 10 aprile, è la creazione di un locker refrigerato formato da 48 scomparti che possono essere inseriti nei coworking e nelle grandi aziende per offrire al personale non solo un servizio innovativo, sicuro e comodo, ma anche un’esperienza culinaria in linea con il loro mood del momento. 

Innovativo, sicuro e comodo: il progetto Delò dedicato alle aziende è un’esperienza emozionale

Nata come un’app che permetteva agli utenti di trovare il food truck più vicino, Streeteat ha cambiato strada in questi 5 anni di attività, aprendosi ai mercati degli eventi e dei catering ottenendo grandi risultati: la sua Food Court in Brera nel 2018, creata in occasione del Fuori Salone, è stato un vero e proprio hub sociale, dedicato al cibo, all'eco-sostenibilità e alla sharing economy, ottenendo successo e consensi.

La prima grande metamorfosi di Streeteat è avvenuta durante questo evento: da app digitale e immateriale che aggrega food truck, punto di incontro virtuale tra domanda e offerta, a luogo fisico e reale di esperienza e condivisione.

Delò permette tramite un’app o da desktop di scegliere i pasti tra i 10 offerti settimanalmente e riceverli durante la pausa pranzo alla giusta temperatura, gustandoli in estrema sicurezza: i piatti, infatti, sono confezionati in ATP e consegnati all’utente all’interno di uno dei 48 scomparti del locker.

La scelta dei piatti non è suddivisa a seconda dei propri gusti ma si basa sul lato emotivo. Streeteat, infatti, ha declinato quattro categorie che rispecchiano l’umore dell’utente: In cucina, In viaggio, Di corsa, Con rispetto.

Le opzioni tra cui scegliere non solo vogliono delineare quattro differenti tipologie di esperienze culinarie, ma anche regalare un momento emozionale ai fruitori del servizio. 

“Con Delò intendiamo rivoluzionare il concetto stesso di pausa pranzo con un servizio agile, innovativo e sicuro puntando anche sull’emozione. Streeteat Delò permette di offrire ai dipendenti una pausa pranzo qualitativa con un alto valore in termini di innovazione e socialità. Insieme al locker abbiamo sviluppato un’area Delò realizzando un ambiente confortevole e accogliente per gustare insieme il piatto ricevuto.” afferma Giuseppe Castronovo, CEO e founder di Streeteat. 

Innovazione, cultura, condivisione e sostenibilità: l’eatlosophy di Streeteat

Streeteat ha in mente di sviluppare una nuova filosofia del cibo, chiamandola propriamente eatlosophy, basandola su quattro pilastri: innovazione, cultura, condivisione e sostenibilità.

In questa nuova filosofia risiede il voler sviluppare il momento del pasto facendolo diventare un’esperienza di condivisione e socializzazione che porta a sentirsi a casa, in qualunque momento e in qualunque luogo perché al centro dell’eatlosophy ci sono le persone e i loro stati d’animo.

Dalla eatlosophy è nato Delò e tutti gli altri progetti che verranno lanciati nei prossimi mesi da Streeteat che sarà il nuovo punto di riferimento delle aziende in materia di cibo e di condivisione: su http://www.streeteat.it/ sarà possibile per gli utenti scoprire i piatti e il concept Delò mentre per scoprire su https://business.streeteat.it/it le aziende potranno prendere parte alla eatlosophy.