Cesare Cadeo, al funerale politici e amici dello spettacolo

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Si è chiusa sulle note della sua canzone preferita "Luci a San Siro", cantata da lui stesso in una incisione di qualche anno fa, la cerimonia funebre per Cesare Cadeo, giornalista e conduttore televisivo, morto il 4 aprile a 72 anni dopo una lunga malattia. In prima fila nella Basilica di Sant'Ambrogio, stracolma, i fratelli Maurizio e Giuseppe, la moglie Lalla, i figli Alessandra, Filippo, Caterina con i nipoti Matteo e Leone.

Molti i politici ( Cadeo si impegnò con passione anche in politica) dalla coordinatrice Fi Maristella Gelmini, al sottosegretario della Lega Giancarlo Giorgetti, l'ex sindaco di Milano Gabriele Albertini, l'ex presidente della provincia di Milano, ora Città Metropolitana, 0mbretta Colli, durante il cui mandato Cadeo fu assessore allo Sport dal 1999 al 2004. «Aveva un entusiasmo incredibile - ha raccontato - arrivava con un suo progetto e contagiava tutti».

Tanti i personaggi del mondo televisivo, come il direttore di Raidue Carlo Freccero («il ricordo più bello che ho con lui è un Milan-Cavese vista sotto la neve») e Giancarlo Scheri, direttore di Canale 5, Simona Ventura. Moltissimi i personaggi dello spettacolo anni '80, come Enrico Beruschi, Mario Lavezzi, Ambra Orfei, Jo Squillo, l'ultimo dei Gufi Roberto Brivio. Poi Massimo Moratti ex preside dell'Inter (( Cadeo era anche un grande appassionato di sport, ma milanista), Don Gino Rigoldi. Tutti hanno voluto ricordare la sua educazione e la sua eleganza. «Nella vita di tutti i giorni era esattamente come compariva in pubblico - ha detto commosso il fratello Maurizio - Un uomo elegante ma anche capace di forti passioni, si gettava con entusiasmo in tutto quello che faceva e ha vissuto con grande coraggio anche la malattia, combattuto fino all'ultimo, solo negli ultimi giorni ha detto al suo medico 'ho fatto una bella vita adesso lasciami andare»