Domani vaccini agli over 80, medici mobilitati. Intesa sui servizi negli ambulatori ma scintille sul trasloco del prossimo mese

La scuola Mancini di Fermo ospiterà le vaccinazioni da aprile
di Francesca Pasquali
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Venerdì 19 Febbraio 2021, 05:30

FERMO - È polemica sulle sedi dei vaccini per gli over 80. L’allungo del sindaco di Fermo, che ha ottenuto l’apertura, da fine marzo, di un punto in città, ha creato un putiferio. Ma andiamo con ordine. Domani partiranno le vaccinazioni dei cosiddetti “grandi anziani”. A ieri, quelli prenotati erano circa novemila. Per adesso, si vaccineranno all’ex ospedale di Montegranaro o all’ex scuola elementare di Amandola.

Tra una quarantina di giorni, il primo punto verrà chiuso e diventerà operativo quello fermano. Nel secondo le vaccinazioni termineranno a febbraio. Ma l’accordo tra Regione e medici di base rischia di creare un caos. Da marzo, infatti, gli anziani che si sono prenotati potranno decidere se vaccinarsi in uno dei due centri o negli studi dei medici. Ieri si sono chiuse le prenotazioni. Calendario alla mano, diversi anziani non riceveranno la prima dose prima di metà aprile.


Il periodo
Casus belli, il sopralluogo dell’altro ieri alla scuola elementare don Dino Mancini, con Paolo Calcinaro che canta vittoria, dopo aver incassato l’ok di Regione e Asur per trasformarla, fino a ottobre, in punto vaccini «maggiormente baricentrico - dice - non solo per la nostra città. Voglio ringraziare espressamente il consigliere regionale Marco Marinangeli per essersi subito attivato presso la Regione, l’assessore regionale Filippo Saltamartini per aver recepito la necessità e il direttore dell’Area vasta Licio Livini per aver immediatamente programmato sul territorio. A breve verrà comunicata anche da quale data, molto prossima, sarà possibile la prenotazione online o telefonica su Fermo». Una novità che non è piaciuta al Pd.

Due le obiezioni: la scelta della sede e il fatto che il punto fermano non si aggiungerà agli altri due, ma ne sostituirà uno.

Parte Paolo Nicolai. «Non possiamo esultare – scrive il consigliere – per un’apertura su Fermo perché non è un rafforzamento sul territorio e perché si sposta il presidio da una struttura ospedaliera a una scuola, dove la viabilità è anche molto discutibile». «Un centro vaccinale a Fermo – il commento del consigliere regionale Fabrizio Cesetti – è un’ottima notizia per i cittadini del territorio, ma deve essere aggiuntivo e non sostitutivo di quello di Montegranaro. I rappresentanti delle istituzioni del territorio non si prestino a operazioni volte a mascherare le inadempienze nei confronti del territorio stesso che, invece, devono essere colmate».


La critica
Si ribella Montegranaro. Usa parole di fuoco Aronne Perugini. «Ottenere di trasferire un punto vaccinale già organizzato e funzionante, ubicato in un presidio sanitario e con viabilità e parcheggi ideali, per allestirne un altro in una scuola e con una viabilità molto complessa, solo perché il primo si trova a Montegranaro. Perché per un cittadino fermano recarsi a Montegranaro è intollerabile, mentre per un montegranarese doversi recare a Fermo dovrebbe essere la normalità?», scrive l’ex assessore della giunta Mancini. «Il tempo e le risorse per il trasferimento potevano essere impiegate per incrementare le vaccinazioni, visto che chi ha prenotato ieri (mercoledì, ndr), si è visto fissare l’appuntamento per aprile», aggiunge polemico.


Le zone
«A Montegranaro – scrivono i dem –, il punto di vaccinazione presso l’ex ospedale avrebbe avuto sede naturale. Lo stesso non si può dire per una scuola che dev’essere riadattata allo scopo con un ulteriore esborso di risorse pubbliche. E a quale scopo? Mero campanilismo. Speriamo che, viste le imminenti elezioni provinciali e l’intenzione malcelata del sindaco Calcinaro di candidarsi a presidente, o cambi di atteggiamento e capisca che Fermo ha forza solo se si comporta da capoluogo o gli altri amministratori tengano conto a quali interessi risponde la sua azione politica».

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