FAKE: Slack e le altre chat aziendali aumentano la produttività

FAKE: Slack e le altre chat aziendali aumentano la produttività
di Francesco Malfetano
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Martedì 14 Maggio 2019, 13:37 - Ultimo aggiornamento: 15 Maggio, 14:13
Chi è abituato a lavorare in team è stato costretto ad adattarsi: non usare una chat di gruppo per il lavoro - Slack è senza dubbio la più amata in Italia - non è più un’opzione. È una regola. Questi sistemi di condivisione permettono non solo di scambiarsi messaggi ma anche documenti, file e addirittura organizzare riunioni virtuali. Tuttavia nonostante siano nati con le migliori intenzioni, e cioè quelli di far guadagnare fino al 25% del tempo a disposizione aumentando la produttività di un quarto ogni giorno, in realtà sembrano ci stiano condannando alla confusione. Se non usato correttamente infatti, proprio come fanno la stragrande maggioranza degli utenti, può peggiorare in maniera drastica la situazione. In media, i dipendenti di grandi aziende inviano più di 200 messaggi su Slack ogni settimana. Secondo le stime di Time Is Ltd., un gruppo di analisi della produttività che attinge ai software di lavoro per dare consigli alle grandi compagnie su come essere più produttive, addirittura gli utenti esperti ne inviano più di 1.000 al giorno. 

In pratica queste chat, nate per evitare di rimanere sepolti sotto un costante flusso di email, si stanno solo sostituendo alla posta elettronica. Più che risolvere il problema, secondo l’analisi di Time Is, lo sta aggravando. Anche perché riunire in un unico posto tutte le conversazioni spinge a controllarle più frequentemente con alcuni risultati terribili. Nel tempo infatti all’eccesso di distrazioni tecnologiche durante il lavoro sono stati collegati a periodi di attenzione più brevi , a un QI più basso e a un aumento dei livelli di ansia e depressione. Il risultato quindi, è un declino generale della qualità del lavoro.
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