Pompei, Tac su trenta calchi delle vittime dell'eruzione: i denti sono perfetti

Pompei, Tac su trenta calchi delle vittime dell'eruzione: i denti sono perfetti
di Laura Larcan
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Martedì 29 Settembre 2015, 15:31 - Ultimo aggiornamento: 5 Ottobre, 18:21

Una Tac molto speciale. Al servizio dell'archeologia di Pompei. Per trenta scheletri delle vittime della tragedia del 79 d.C., inglobati com'è noto nel gesso, sono fioccate analisi del tutto speciali con la Tomografia Assiale Computerizzazione multistrato.


I calchi al centro di uno studio tomografico total body, sono stati selezionati tenendo conto che l’apertura massima del bore di scansione dell’apparecchiatura è di 70 centimetri. Per i calchi che presentano posizioni degli arti che superano questa misura, è stata comunque effettuata la scansione del cranio e del torace. Le prime rivelazioni sono sorprendenti. Denti perfetti, frutto di un'alimentazione sana, con pochi zuccheri, ma in parte consumati dall'uso improprio di tagliare o spezzare oggetti con la forza delle mandibole. L'impresa è stata affrontata da un'equipe di studiosi incaricati dalla Soprintendenza archeologica di Pompei. Archeologi, antropologi, radiologi, odontoiatri e ingegneri per i rilievi scanner-laser.

Lo scopo è di risalire alle abitudini di vita, all'occupazione, al ceto sociale dell'uomo nascosto nel calco e ha già rivelato, ad esempio, il danno subito dalle ossa dovuto all'eccessiva presenza di fluoro nelle falde acquifere vesuviane. «Uno dei problemi che abbiamo incontrato è la densità del gesso utilizzato per la tecnica del calcio - ha dichiarato il soprintendente di Pompei Massimo Osanna - è una densità simile alle ossa, ecco perchè è stato necessario ricorrere alla tecnologia della Tac da 16 strati messa a disposizione dalla Philips Spa Healthcare».

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