Quirinale, Berlusconi si ritira: «Numeri c'erano, ma ho scelto la via della responsabilità. Draghi resti premier»

Il pressing per lasciare la gara era stato sempre più forte in queste ore e adesso ha inizio del vertice con gli alleati

Berlusconi ai suoi ministri: «Non ho deciso, voglio il vostro parere». FI: «Draghi resti premier, senza rimpasti»
di Mario Ajello
3 Minuti di Lettura
Sabato 22 Gennaio 2022, 11:38 - Ultimo aggiornamento: 23:59

È arrivato il ritiro del Cavaliere. Nessuna corsa per il Colle da parte sua. L’annuncio è arrivato. Silvio Berlusconi fa il famoso passo indietro e rinuncia, «in nome della ricerca dell’unità del Paese». Questo il comunicato con cui l’ex premier esce dalla corsa in cui lui solo o soprattutto lui, nel centrodestra, credeva. Ora «una proposta condivisa da tutta la nostra coalizione»: questo il messaggio di resa del Cavaliere. Il pressing per lasciare la gara era stato sempre più forte in queste ore e adesso ha inizio il vertice con Salvini, Meloni e gli altri, Berlusconi annuncia che getta la spugna. Ma non lo annuncia lui, lo fanno i suoi con un comunicato letto da Licia Ronzulli ai partner riuniti su Zoom. Forza Italia e il Cavaliere precisano anche che «Draghi deve completare l’opera e restare a Palazzo Chigi».

Quirinale, Berlusconi si ritira 

Ovvero, il Cavaliere che si ritira non appoggerà Draghi per il Quirinale.

E comunque, oggi Berlusconi è diventato l’Invisibile. Qualcuno dice di aver sentito solo la sua voce, ma non di aver visto la sua persona, nel collegamento Zoom con i vertici di Forza Italia e con i ministri azzurri. Ha parlato solo Tajani in questa riunione. Preceduta da un messaggio di Silvio che diceva: «Non ho ancora deciso il da farsi». E i presenti: «Presidente, quello che deciderai andrà bene, noi saremo sempre con te».

 

Ma Silvio l’Invisibile aveva deciso e infatti poco dopo ha fatto diramare - sempre in sua assenza. E’ malato? Si chiedono i più - il comunicato del sabato della resa. L’Invisibile, ha fatto anche sapere che però «i numeri per andare sul Colle» ci stavano. Ma evidentemente ci stava anche che gli alleati avevano smesso di credere nella sua auto-candidatura. E adesso? No Draghi, e un nome di centrodestra. Questa la linea. «Noi non vogliamo Draghi al Quirinale», ha detto Ignazio La Russa, intervenendo al vertice di centrodestra, dopo l’annuncio del forfait di Berlusconi. Comunque il no a Draghi è un macigno. E avvicina la candidatura della Casellati, la prediletta da Silvio, o di Pera o di Moratti (che è in discesa però).

Video

© RIPRODUZIONE RISERVATA