Maria Latella

Task force, convegni: ancora poche donne

Task force, convegni: ancora poche donne
di Maria Latella
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Giovedì 18 Giugno 2020, 09:00
Il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, ha postato una foto su Facebook: tutti uomini attorno al tavolo degli Stati generali. Tutti uomini e una sola donna. Trova la differenza è stato il suo ironico commento. Sapete che sta succedendo? Succede che ci sono maschi italiani, come Andrea Orlando, stufi di un Paese arcaico, fuori dal tempo, antistorico e antimoderno.


Giorni fa il ministro Giuseppe Provenzano ha scritto a chi lo aveva invitato a un convegno senza neppure una relatrice: Grazie ma non partecipo a dibattiti così sbilanciati. L'ex presidente della Consob, Mario Nava, direttore generale a sostegno delle riforme strutturali della Ue, da tempo declina la partecipazione a incontri nei quali, oddio che sbadati, si sono dimenticati le donne. In realtà la foto postata da Andrea Orlando tagliava fuori qualche ministra, ma, Stati generali a parte, il problema resta. Come si nota ogni volta. Ogni volta in cui, in tutta fretta, gli sbadati devono recuperare qua e là un paio di donne da inserire in una task force, in una commissione, in un dibattito. È successo anche a Vittorio Colao, uno che in Vodafone ha promosso più donne di chiunque e che sulla diversità ha puntato in ogni team del quale è stato a capo: nella lista che gli avevano, diciamo, recapitato, di donne ce n'erano molto poche. Le hanno aggiunte dopo. Dopo qualche protesta.

Aggiunte appunto. Perché non ci si pensa. O si finge di non pensarci perché in fondo raccomandare un uomo che fa parte della tua cordata conviene di più.

In questo gioco dello scopri la differenza resta il retrogusto amaro dell'umiliazione. Scorri l'elenco dei convegni, dei webinar, degli eventi pubblici a cui partecipi o che semplicemente trovi in rete, conti quante sono le donne chiamate a parlare. Spesso non ce n'è neppure una. Talvolta una.

Ma qualcosa appunto sta cambiando. Non pochi uomini ammettono di sentirsi a disagio quando li invitano a fare parte di un panel for men only. Qualcuno lo pensa davvero, qualcun altro lo dice perché teme di finire nella categoria arnesi fuori moda. Non importa. L'importante è dire no, non vengo.

L'università del Michigan ha studiato la prima video conferenza che la corte Suprema degli Stati Uniti ha tenuto dopo il Covid 19. Ebbene, il numero di interruzioni con le quali si è impedito alle giudici donne di completare il loro pensiero è risultato di gran lunga maggiore rispetto alle interruzioni subite dagli uomini.

Perciò grazie a tutti quelli che non sono sbadati. Alle animatrici della chat che, per l'associazione Minima & Moralia, stanno elaborando una proposta di codice di comportamento. Grazie a Lella Golfo di Fondazione Bellisario che ogni volta protesta quando, oh che sbadati, nelle nomine non pescano mai le donne super competenti. Grazie a Fuori quota di Maurizia Iachino e Alessia Mosca, a Valore D e a tutte le altre associazioni che non si sono fatte intimidire in questi anni. Stiamo scoprendo che uomini intelligenti e pragmatici, di fronte alla più insidiosa emergenza mai sperimentata dal dopoguerra a oggi, condividono un'ovvietà. Senza donne non c'è ripresa. E senza donne non c' è nemmeno dibattito.
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