Previdenza integrativa, Assofondipensione: «Serve un fisco più leggero»

Previdenza integrativa, Assofondipensione: «Serve un fisco più leggero»
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Martedì 27 Aprile 2021, 08:17 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 02:27

Un rilancio della previdenza complementare con l’utilizzo della leva fiscale per incentivare le adesioni e in generale una modifica dell’attuale tassazione dei fondi pensione. Davanti alle Commissioni Finanze di Camera e Senato, impegnate nell’indagine conoscitiva sulla Riforma dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e altri aspetti del sistema tributario, il presidente di Assofondipensione, Giovanni Maggi, e il vice presidente Domenico Proietti, hanno portato le esigenze e le istanze dei fondi negoziali, 3,3 milioni di lavoratori dipendenti iscritti per un risparmio accumulato dai 31 fondi associati e destinato alle future prestazioni di quasi 60 miliardi di euro. «Le parti sociali, con lungimiranza – hanno affermato Maggi e Proietti – stanno sperimentando nuove forme contrattuali che incentivino e sostengano le adesioni ai fondi negoziali. Ma il sistema ha bisogno di stabilità». I vertici di Assofondipensione hanno sostenuto la necessità dell’evoluzione del sistema di tassazione attuale verso un modello più europeo fondato sullo schema EET (Esenzione in fase di versamento, Esenzione in fase di accumulo, Tassazione sulle prestazioni).

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