Smart working alle Canarie e scambi all’estero. Techyon per la “contaminazione d’idee”

Smart working alle Canarie e scambi all’estero. Techyon per la “contaminazione d’idee”
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Venerdì 18 Febbraio 2022, 14:00 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 13:00

Techyon, la start-up HR – Tech Milanese triplica per il secondo anno consecutivo il fatturato, si prepara a conquistare l’Europa con nuove sedi e consente ai propri dipendenti di fare smart working alle Canarie

Techyon, società di Head Hunting specializzata verticalmente nell’IT Recruitment, chiude il 2021 con un fatturato di 3,5 milioni di euro, triplicando i ricavi dell’anno precedente e continuando a creare posti di lavoro. Tra le start-up con il tasso di crescita più alto in Europa, a neanche tre anni dalla sua fondazione, Techyon registra un incremento dei ricavi pari al 285% rispetto al 2020 e con un portafoglio che conta oltre 430 clienti attivi, in Italia e in Europa. E si pone l’ambizioso obiettivo di portare il fatturato consolidato nel 2022 sopra la soglia dei 6 milioni di euro.

In crescita anche le assunzioni che avvengono tramite criteri oggettivi valutando il candidato o la candidata a prescindere dal genere. Il personale a tempo indeterminato è aumentato del 173% rispetto a dicembre 2020, con una quota consistente di giovani donne manager che supera l’80% dei ruoli dirigenziali. L’azienda mette in oltre in campo sostegni in materia di formazione per il personale, finanziando master e corsi di aggiornamento.

“Techyon ha sempre messo in pratica delle politiche attente al welfare, lo smart working è stato introdotto sin dalla sua nascita nel 2019, e dall’inizio i nostri dipendenti hanno la possibilità di fare 3 giorni a casa e due in ufficio, per questo all’arrivo della pandemia non abbiamo fatto altro che seguire dei piani già scelti” racconta Nicoletta Migliaccio Marketing e Communication Specialist per Techyon Italia. “Lo scorso anno abbiamo implementato un nuovo progetto che permette di fare smart working alle Canarie: l’azienda mette a disposizione dei suoi collaboratori un alloggio gratuito, proprio a dimostrazione della fiducia che la nostra realtà ripone nel suo personale”. Techyon Camp è l’esclusiva esperienza che può durare fino a quattro settimane, ed è ripetibile più volte durante l’anno attraverso un sistema di prenotazione.

Al momento, ci conferma Migliaccio, una decina di persone hanno usufruito del servizio e, “appena passato questo periodo ancora incerto per la diffusione del Covid-19, ci aspettiamo un incremento significativo delle richieste”.

Collaborazione, inclusione e solidarietà sono solo alcuni dei valori che guidano Techyon nel suo essere sempre attenta al benessere psico-fisico dei propri collaboratori. Da qui la volontà di porre ancor più attenzione all’equilibrio tra vita lavorativa e vita privata dei propri dipendenti, offrendo loro la possibilità di lavorare vista Oceano e di migliorare la qualità del proprio tempo libero.

Questa iniziativa si unisce poi a Techyon Exchange, il programma di interscambio di Techyon che permette ai collaboratori di lavorare presso le sedi estere dell’azienda, come il nuovo headquarter di Barcellona – città tra gli hub più importanti d’Europa. In questo modo, ai dipendenti vengono fornite occasioni per visitare le diverse sedi e soprattutto opportunità di scambio interculturale che possano favorire l’acquisizione di nuove skill. I prossimi obiettivi strategici – oltre al consolidamento della leadership nei mercati dell’IT Recruitment in Italia e Spagna – c’è l’intenzione di continuare l’espansione europea con l’apertura di uffici a Parigi e Berlino entro il 2025.

“Entrambi i progetti, Techyon Camp e Techyon Exchange, mirano a sostenere la sana “contaminazione delle idee” tra colleghi di altre aree aziendali e in posti diversi dall’ufficio”, specifica Migliaccio. “A proposito di uffici, li abbiamo da poco rinnovati nella nostra sede di Milano, ampliandoli con ampie aree di co-working, relax e wellness, fruibili durante i momenti di pausa e utili al brainstorming”.

Lucia Medri

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