JAM e The European House – Ambrosetti: cambiare il modo di lavorare per avvicinare i giovani

JAM e The European House Ambrosetti: cambiare il modo di lavorare per avvicinare i giovani
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Venerdì 14 Ottobre 2022, 13:00 - Ultimo aggiornamento: 27 Ottobre, 11:00

JAM – Join the Ageless Mind è la realtà di The European House – Ambrosetti in cui nuove generazioni e aziende costruiscono insieme il futuro

L’obiettivo di JAM – Join the Ageless Mind, un inedito progetto di people empowerment che punta a creare un movimento culturale, è favorire un dialogo costruttivo tra diverse generazioni di lavoratori, contribuendo così alla crescita del Sistema Paese, attraverso la conoscenza e la profondità di visione di The European House – Ambrosetti.

Due sono i punti fermi. La potenza delle grandi organizzazioni e l’impatto che generano ogni giorno e la forza naturale di chi è cresciuto negli anni 2000 ed inizia oggi il suo viaggio professionale che contamina il saper fare riconosciuto delle nostre aziende. Il nome JAM – Join the Ageless Mind, identifica infatti la ricerca di un nuovo modo di lavorare e di pensare senza età, mischiando e valorizzando le esperienze, le competenze e i punti di vista delle diverse generazioni in azienda.

Questa nuova realtà nasce da uno dei più riconosciuti Think Tank europei, il primo nel nostro Paese, grazie alla capacità di cavalcare i cambiamenti epocali dello scenario economico e lavorativo. E lo fa spostando la lente sulla capacità delle organizzazioni di essere senza età e di interpretare soprattutto i bisogni delle nuove generazioni e le loro attese per trasferire ai manager e leader d’impresa nuove chiavi interpretative per attrarre e trattenere nuovi talenti.

Assistiamo, infatti, a un contesto culturale in profonda trasformazione, in cui si sta verificando un significativo cambiamento della percezione del lavoro nella vita dei giovani, non più disposti ad accettare che sia un’attività totalizzante. Dopo il fenomeno della “Great Resignation”, che ha portato più di 5 milioni di americani a lasciare il proprio lavoro senza avere già pronto un “piano B”, anche in Italia, il 70% circa dei lavoratori tra i 26 e i 35 anni ha scelto o sta scegliendo di cambiare lavoro. È il sintomo di una ricerca di senso associata al lavoro, non sempre e solo riconducibile all’appetibilità del percorso di carriera, ma anche allo stile di vita, ai valori, agli esempi e contesti positivi. Questo fenomeno ha avuto una forte accelerazione negli anni della pandemia. Secondo uno studio di Axios, infatti, oggi la Gen Z cambia lavoro il 134% in più rispetto al 2019.

In Italia il rapporto tra le nuove generazioni ed il mondo del lavoro mostra dei dati preoccupanti e rappresentano un’urgenza per il Sistema Paese. Secondo l’ultimo Rapporto Censis (CENSIS – “55° Rapporto sulla situazione sociale del Paese 2021”, pubblicato da FrancoAngeli), circa tre milioni di giovani è in cerca di lavoro, pari al 33% dei 15-29enni.

Nel 2021, su 100 richieste di figure professionali da parte delle imprese, 83 prevedevano un contratto a tempo determinato o altro e solo 17 a tempo indeterminato. Non stupisce quindi constatare che l’80,8% si dichiari sfiduciato nei confronti della sicurezza del proprio lavoro. Inoltre, come è noto, occorre ricordare che circa 2,1 milioni di giovani tra i 15 ed i 29 anni di età rientra nella categoria NEET (dato in crescita del +2,3% rispetto al 2019), cioè non sta né cercando attivamente un lavoro, né frequentando un corso di formazione o di aggiornamento professionale.

“Certamente siamo immersi in una riflessione profonda che attraversa il mondo del lavoro, spinta da diversi fenomeni e dalle richieste di cambiamento e dalle aspettative che emergono dai giovani che iniziano oggi la loro avventura professionale. JAM nasce per affrontare questa sfida epocale, vogliamo abilitare un confronto aperto e schietto, che miri a costruire soluzioni per introdurre nuovi stili e modi di lavorare insieme” commenta Alessandro Braga, senior consultant di The European House – Ambrosetti e responsabile di JAM.

“Le sfide che ci pongono le nuove generazioni che si affacciano sul mondo del lavoro sono uno stimolo a ripensare i meccanismi, le modalità ed i modelli di leadership con cui le nostre aziende funzionano, rappresentando una grande opportunità di innovazione – è il momento di imparare dai giovani” aggiunge Marco Grazioli, Presidente di The European House – Ambrosetti.

“JAM porta con sè l’approccio consolidato allo sviluppo di conoscenza e la profondità̀ di visione di The European House – Ambrosetti, e l’elemento di novità è costituito dall’accelerazione del processo di apprendimento delle organizzazioni grazie ad approcci e a linguaggi nuovi che consentono di diventare così l’unico vero facilitatore di dialogo intergenerazionale nel mondo del lavoro”, conclude Grazioli.
“Con JAM vogliamo dare valore in egual misura alle esigenze delle aziende e delle generazioni che le popolano e alle aspettative dei giovani per costruire un dialogo continuo che includa e valorizzi tutti i punti di vista. Solo così possiamo creare una nuova cultura del lavoro che favorisca avanguardia e competitività” aggiunge Braga.

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