Intesa Sanpaolo: Futurità, la Gen Z a scuola di sostenibilità

Intesa Sanpaolo: Futurità, la Gen Z a scuola di sostenibilità
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Venerdì 8 Luglio 2022, 13:00 - Ultimo aggiornamento: 20 Luglio, 16:00

Intesa Sanpaolo con WeSchool 2.300 studenti progettano un futuro sostenibile. Oltre 40 scuole da tutta Italia coinvolte nel progetto Futurità che rientra nell’impegno ESG della Banca verso giovani e formazione

Si è conclusa la seconda edizione di Futurità, il progetto di educazione civica e digitale di Intesa Sanpaolo realizzato in collaborazione con WeSchool, l’azienda EdTech leader nell’innovazione della didattica nelle scuole. L’iniziativa ha l’obiettivo di coinvolgere i giovani su temi legati all’economia sostenibile, ai cambiamenti del mondo del lavoro e alle nuove professioni legate alla sostenibilità. L’edizione 2022, la prima in cui è stato possibile unire con continuità la didattica in presenza e gli strumenti digitali e interattivi dopo la pandemia, ha visto la partecipazione di 2300 studenti e studentesse delle scuole secondarie superiori, 130 classi da 42 scuole in tutta Italia.

Il progetto rientra pienamente nell’impegno ESG di Intesa Sanpaolo a favore della crescita sostenibile del Paese, un impegno che si declina con grande attenzione verso i giovani, il diritto all’istruzione, la formazione e l’accesso al mondo del lavoro. In particolare, con il Piano di Impresa 2022-2025 il Gruppo si è impegnato a promuovere programmi di occupabilità giovanile per oltre 3.000 giovani come Giovani e Lavoro” e “Generation4Universities” e coinvolgere oltre 4.000 scuole e università in programmi di educazione inclusiva.

Attraverso attività di debate, cooperative learning e role play – come vestire i panni del fondatore di un social network che deve proteggere la privacy dei suoi utenti, o di un Energy Manager che valuta l’impatto ambientale della propria azienda, oppure scoprire come un motore di ricerca possa alimentare la flora dell’Amazzonia – che hanno portato i giovani a sfidarsi in una competizione nazionale, Futurità propone un approccio nuovo, pensato appositamente per i ragazzi della Generazione Z: partendo dall’Agenda 2030 e dalla data economy, gli studenti hanno compreso perché “sostenibilità” oggi non significhi solo rispetto dell’ambiente, ma anche gender parity, protezione della propria privacy e identità digitale, domotica, sharing mobility e molto altro.

Con il gioco “Una settimana da CEO”, infatti, hanno scelto un’azienda e definito una strategia per affrontare le sfide del futuro, come migliorare la sostenibilità ambientale della propria impresa e tutelare i dati dei propri utenti.

Cinque sono i gruppi vincitori di Futurità.

Tra questi c’è il Liceo Falcone e Borsellino di Arese (Milano), i cui studenti hanno progettato un data center a basso impatto ambientale, grazie a sistemi di ventilazione e raffreddamento d’avanguardia. Ma ci sono anche i ragazzi e le ragazze dell’Istituto Madonna della Neve di Adro (Brescia), che hanno realizzato il loro “Social Galateo”: 10 regole per rispettare la privacy degli utenti e sensibilizzarli sulla protezione della propria identità digitale.

Renato Dorrucci, responsabile Direzione Politiche di Sviluppo e Learning Intesa Sanpaolo, ha commentato: “Come Intesa Sanpaolo siamo impegnati in numerose iniziative di formazione a favore dell’inclusione educativa e dell’occupabilità giovanile. Riteniamo fondamentale aiutare le nuove generazioni ad acquisire competenze su temi sempre più centrali come ESG, innovazione, sostenibilità, digitale perché possano orientare il loro futuro con consapevolezza e fiducia verso i settori che offrono maggiori opportunità”.

“Futurità, quest’anno alla sua seconda edizione, è stato per molti partecipanti il primo progetto realizzato in classe dopo la pandemia. Docenti, studenti e studentesse hanno sperimentato un nuovo modo di imparare e di fare scuola: con contenuti didattici altamente interattivi e metodologie innovative, come il debate ed il gioco di ruolo. Dai loro elaborati è poi emerso un nuovo sguardo sul futuro: propositivo e costruttivo” ha dichiarato Federica Leotta, Head of Education di WeSchool.

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