Dedem Spa assume. “Crescere, imparare e condividere una storia che dura da sessant’anni”

Dedem Spa assume. Crescere, imparare e condividere una storia che dura da sessant anni
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Venerdì 27 Maggio 2022, 15:00 - Ultimo aggiornamento: 9 Giugno, 15:00

Gruppo Dedem Spa: superate le difficoltà dovute alla pandemia, la storica azienda romana delle cabine per fototessera torna ad assumere, 22 le posizioni aperte su tutta Italia per creare un team di lavoro che valorizzi le persone, le competenze e sostenga le famiglie. Intervista a Simona Belli, Responsabile Risorse Umane

Fondamentale è comprendere le difficoltà affrontate gli scorsi mesi da molte imprese e dai loro collaboratori e collaboratrici; rispettare le scelte dovute all’emergenza, la determinazione con la quale sono state stabilite e l’onestà nel comunicarle. Quartier generale ad Ariccia, in provincia di Roma, 505 dipendenti dislocati su tutta Italia, come gran parte delle Pmi italiane, Dedem è stata travolta dalla pandemia da Covid-19 ma ha resistito riuscendo a non fare licenziamenti. A segnare questa nuova ripresa, sono state le scorse giornate di Recruiting Day in cui l’azienda si è aperta a giovani candidature. Ci sono in palio 22 posti di lavoro distribuiti su tutta la Penisola, per iniziare sono proposti contratti a tempo determinato. Le posizioni aperte sono varie, vanno dall’addetto per l’ufficio risorse umane, all’analista, sviluppatore, progettista CAD, tecnico di manutenzione (tutte le info al link). Di questa fase di assestamento, che segue i sacrifici fatti durante il periodo di crisi, ne parliamo con Simona Belli, Responsabile Risorse Umane.

Dedem  è una realtà con sessant’anni di esperienza. Quando e come ha iniziato a occuparsi del welfare dei dipendenti?

Abbiamo iniziato a occuparci di welfare nel 2019 attivando delle convenzioni con farmacie, sanitarie e palestre che si trovano attorno alla sede centrale di Ariccia, permettendo ai dipendenti di avere delle scontistiche. Nel 2021 invece è stato stipulato un accordo con WellMAKERS del Gruppo BNP Paribas, con il quale lavoriamo in società. Tramite loro abbiamo avuto accesso a ulteriori benefits riguardanti assicurazioni, mutui, prestiti, noleggi di automezzi con Arval che è il nostro principale fornitore di auto, e ulteriori riduzioni sempre in questo ambito. Inoltre, recentemente, siamo state selezionate tra le sessanta società italiane leader nel proprio settore di riferimento per un’altra convenzione con WellMAKERS che prevede degli sconti su oltre 1500 marchi internazionali: Apple, Sky, Zalando, H&M…

Quali azioni sono state messe in campo in questi due anni di emergenza sanitaria al fine di mantenere il benessere interno e di evitare i licenziamenti?

Abbiamo attinto alle casse integrazioni solo per il periodo strettamente necessario, alcuni settori, come la stampa delle patenti, non hanno mai chiuso e per questi abbiamo inserito le casse e fatto una simulazione di turnistiche, soprattutto nel reparto di produzione, sia per limitare il contagio che per garantire ai dipendenti un minimo di stipendio mensile. La situazione era critica ma ciononostante abbiamo cercato di supportare i collaboratori sostenendoli anche con degli anticipi bancari. Quando siamo riusciti ad attingere ai finanziamenti statali, come anche altre realtà hanno fatto e che altrimenti non sarebbero sopravvissute, abbiamo offerto noi stessi degli anticipi sulle casse integrazioni dei dipendenti, poi restituiti al momento dei pagamenti.

Abbiamo voluto mantenere saldi i rapporti col nostro personale e non deludere la loro stima, ad oggi sono circa cinquecento i nostri collaboratori e collaboratrici e con ognuno abbiamo un rapporto diretto di fiducia.

I piani welfare attualmente attivi in che modo soddisfano i bisogni del personale e pensate di implementarne di altri?

Da quando è iniziata la pandemia, abbiamo tassativamente sospeso tutti gli straordinari perché dovevamo limitare i costi, e abbiamo sospeso anche i piani di welfare. Speriamo di riuscire a garantirli nuovamente a partire dalla fine di quest’anno, abbiamo molti progetti in campo ma dobbiamo innanzitutto ammortizzare le perdite che ci sono state nell’ultimo periodo. Abbiamo incentivato ove possibile i pensionamenti e quest’azione ci ha permesso di ridurre ulteriormente i costi.

Attraverso il Recruiting Day l’azienda si rinnova e si apre a nuove professionalità. Quali sono i profili che state cercando e cosa Dedem offrirà loro?

Stiamo cercando diversi profili su tutta Italia, non c’è alcuna disparità di genere in quanto abbiamo personale femminile in posizione apicale, anche in età avanzata, a dispetto delle polemiche degli ultimi giorni, e in settori che riguardano anche competenze tecniche. Cerchiamo profili come tecnici manutentori ai quali verranno offerti stipendio, buoni pasto, mezzi aziendali, tablet, telefono cellulare e divisa. Abbiamo bisogno di inserire nuove figure nell’ufficio risorse umane, in quello amministrativo, di produzione e progettazione. Onestamente preferiamo ottimizzare i tempi finalizzandoli alla crescita aziendale del team con il quale lavoriamo, non amiamo infatti il turn over perché crediamo che ci voglia il giusto tempo per formare una persona e inserirla in un gruppo di lavoro. La nostra policy prevede contratti a tempo determinato per sei mesi con una società interinale e successivamente si procede con l’inserimento graduale in azienda, per permettere a coloro che lavorano con noi di comprendere appieno la nostra mission affinché rimangano il più a lungo possibile.

 Inclusività, parità di genere, digitalizzazione e sostenibilità. In che modo fate fronte agli obiettivi dell’Agenda 2030?

Per quanto riguarda la sostenibilità, insieme ad Arval nostro partner da tempo, stiamo implementando delle soluzioni di mobilità sostenibile per il nostro parco auto, aumentando gli automezzi elettrici. All’interno dell’azienda, abbiamo provveduto all’installazione di pannelli solari e in più stiamo studiando la possibilità di incrementare le colonnine di ricarica nelle nostre sedi. Rispetto alla digitalizzazione, siamo sempre “sul pezzo”: a partire dalle cabine fototessera, passando per i simulatori per i macchinari fino a nuovi progetti che stiamo portando avanti e che sono in via di definizione.

Lucia Medri

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